Don Bianchi è certo che «il baratro» sia il contrasto all'odio e non la pedofilia nella Chiesa?


Per don Mirco Bianchi, il baratro non sono i preti pedofili o i bambini che vengono lasciati affogare nel Mediterraneo. Per lui il "baratro" è una legge che contrasta l'odio ed estende le aggravanti di cui lui gode da anni anche alle vittime di reati dettati dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere.

Lo scrive sul suo profilo di propaganda omofoba:



Ma a Gatteo Mare organizzerà torneini di pestaggio dei gay in oratorio? Andrà in classe ad incitare i bambini a bullizzare i loro compagni? Perché altrimenti non si capisce proprio il suo cieco terrore davanti ad aggravanti che verranno previste solo in caso di reati penali...
Oppure c'è un'ipotesi ancor peggiore. Magari lui preferiva il testo Salvini-Binetti perché era prevista la completa depenalizzazione dell'istigazione all'odio etnico, razziale e religioso. In tal modo, lui non avrebbe avuto nulla da temere se un suo parrocchiano fosse andato dai giudici a spiegare di aver fracassato ad un cranio ad un gay perché don Bianchi dice che i gay siano satanici. E neppure avrebbe rischiato qualcosa se un suo parrocchiano avesse aggredito un mussulmano perché sulla sua pagina era stato aizzato contro di loro.
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