Il partito di Mario Adinolfi insiste: per loro, la volontà della donna sarebbe ininfluente


Il partito di Mario Adinolfi pare imbarazzante nella sua violenza ideologica. Ed è così che un suo dirigente nazionale si è messo a starnazzare che non ci sarebbe alcuna differenza tra il garantire il diritto di scelta delle donne o il picchiarle brutalmente, quasi come se lui ritenesse che la volontà delle donne sia del tutto ininfluente. E chissà se poi inizierà pure a dire che non c'è differenza tra amore e stupro se il maschio vuole soddisfare le sue voglie...

Fatto sta che il signor Massimiliano Esposito scrive:



Il bello è che sostiene basti passare per «provocazione» simili aberrazioni e tutto diventerebbe lecito.
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