Il ricatto di Ostellari: niente audizione a Platinette solo se ddl Zan sarà sostituito con la legge burla di Salvini


Il leghista Andrea Ostellari sta continuando a prendere in giro gli italiani, giurando sul suo onore che lui creda sia davvero doveroso sequestrare il Senato per i prossimi cinque mesi al fine di organizzare costose audizioni di Platinette, dei gruppi legati all'estremismo religioso e persino vari tizi che vogliono "curare" l'omosessualità.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Ostellari dice che lui starbbe svolgendo molto bene il suo ruolo da auto-proclaamato relatore di una legge che lui vuole affossare e che quei cinque mesi di audizioni sarebbero doverose perché «le ho già ridotte dalle 225 che erano alle attuali 170. Ma si potranno eventualmente ridurre nel corso della trattativa a cui ho invitato i capigruppo».
E se vuole essere ringraziato per aver tolto cinquanta audizioni, spiega che quelle auziioni sono lo strumento con cui lui vuole ricattare la democrazia: afferma infatti che le ritirerà solo se il ddl Zan verrà cancellato e si discuterà del testo di Salvini in cui viene eliminata ogni educazione al rispetto, ogni prevenzione ai crimini d'odio, ogni punizione per chi istiga a commettere reati e, soprattutto, in cui si sancisce che picchiare una donna transessuale andrebbe ritenuto meno grave perché Pillon non vuole che si accetti la loro esistenza.
In nome di Salvini, Pillon otterrà anche che i gay cacciati dalle famiglie omofobe siano abbandonato in strada perché la Lega non vuole neppure si possano finanziare i centri antiviolenza e le case rifugio.

Ostellari dice che è nel nome di Arcilesbica e di Marina Terragni che lui intende rivedere la legge per escludere ogni prevenzione dei crimini e negare alle donne trans un diritto all'esistenza. Il suo obiettivo è quello di depotenziare ulteriormente la noerma, magari sancendo che ci sarà totale impunità per i leghisti che invitano a bruciare i figli gay nel forno. Il suo obiettivo sono:

L’articolo 1, con l’identità di genere. L’articolo 4, dove si parla della libertà di espressione. E l’articolo 7, con la giornata contro l’omotransfobia che dovrebbe entrare nelle scuole di ogni ordine e grado.

Anche sulla giornata contro transfrontaliera il leghista Ostellari dimostra di non conoscere la norma di cui si è auto-proclamato relatore dato che l’articolo 7 è stato modificato alla Camera e il 17 maggio sarà celebrata solo dalle scuole che lo vorranno.

A seguito dell’intervista, Alessandro Zan, ha commentato: «Sul Corriere, ennesima presa in giro di Ostellari sul ddl Zan. Un nuovo testo dovrebbe ricominciare iter, Senato e Camera. Vorrebbe dire far morire la legge contro i crimini d’odio, che è sempre stato ed è ancora il suo obiettivo. La destra non vuole questo provvedimento».
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