Luxuria asfalta Pio e Amedeo


Pio e Amedeo si sono proposti come i due maschi di pelle bianca che vogliono spiegare alle minoranze come dovrebbero reagire a quegli insulti che loro non hanno mai subito sulla loro pelle. E manco si sono risparmiati dallo spalleggiare l'estrema destra dichiarando che i Pride ormai sono inutili, probabilmente senza averne visto manco mezzo.
Davanti a quella esaltazione del leghisno e quello sdoganamento della violenza, Vladimir Luxuria ha commentato:

L’ironia è vero che è un vaccino contro il virus della stupidaggine. Una volta mi urlarono ‘brutto fr**io’ e io risposi ‘brutto a chi’? In quel modo ho smussato l’arma dell’avversario. Voi avete fatto una battuta su di me dicendo che mi nascondo il salamino e poi ci siamo sentiti al telefono e c’ho riso sopra essendo dotata di autoironia. Io vi ho risposto ridendo ‘vi strapperò i peli uno ad uno’. Perché sono pronta a prendermi in giro.
Però l’ironia non basta sempre. Ad esempio a Malika, che è stata cacciata di casa dalla madre. A lei non bastava ridere in faccia alla mamma. Così come quando mi bullizzavano a scuola, all’epoca non ce la facevo a ridere. Quando mi picchiavano nella mia città, se avessi riso non avrebbero smesso di picchiarmi. Spesso le parole non vengono frenate dalle risate.
Voi dite che non c’è bisogno del Pride, perché Amedeo non va in giro con un cartello con scritto ‘W la fi**’. Però bisogna chiedersi perché esiste il Gay Pride e non l’etero Pride. Forse perché a voi è concesso il matrimonio e a noi no? Magari perché gli etero possono adottare e i gay no? O magari nessuno vi picchia perché etero e i gay devono fare attenzione anche a baciarsi in pubblico. Quindi ironia e satira sì, però attenzione, perché in certi contesti di omofobia le risate non servono a nulla.

Insomma, Luxuria batte di Pio e Amedeo su tutto. E forse i due non sanno che Toni Brandi ha pubblicamente elogiato chi va giro con un cartello con scritto ‘W la fi**’...
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