Provita e Malan elogiano la famiglia omofoba che usa la figlia in difesa dei crimini d'odio


Luogi Catollo sta praticamente chiedendo che sua figlia sia resa vittima di violenze se non avrà l'orientamento sessuale che lui esige debba avere. Ed è per questo che ha preso la minorenne e l'ha usata come un oggetto di propaganda volto a chiedere che chi delinque contro interi gruppi sia risparmiato da aggravanti a meno che dietro non ci siano motivi religiosi (in quel caso non accusa la legge Reale Mancino di essere liberticida")
Lo rendono noto l'organizzazione forzanovista Provita Onlus e il senatore forzista Lucio Malan, i quali ovviamente ricamano sopra una buffa storiella come loro abitudine:



Nell'articolo, l'organizzazione di Toni Brandi e Jacopo Coghe scrive:

Un episodio increscioso, ai danni di Luigi Carollo un pastore protestante che aveva “osato” condividere su Facebook una foto che lo ritraeva insieme a sua moglie e alla sua bambina nell’atto di mostrare la mano (così come tanti vip hanno fatto per il motivo opposto) su cui, con la scritta “mamma”, “papà” e “no ddl zan” esprimeva la sua legittima e rispettabilissima idea di famiglia. Ma è bastato questo per scatenare una vera e propria gara di “hate speach” da parte di chi si riempie la bocca di slogan che inneggiano alla tolleranza (a senso unico). Ne abbiamo parlato col diretto interessato per comprendere meglio l’incredibile dinamica

Innanzi tutto non è chiaro in che modo il loro scrivere messaggi politici sul corpo di una minorenne sarebbe "espressione legittima e rispettabilissima idea di famiglia". E neppure si capisce perché il loro aver procreato dovrebbe essere opposto ad un ddl contro l'odio verso un trapiantamento sessuale che magari avrà anche loro figlia. Ma loro non lo spiegano, preferendo far raccontare ai due genitori una serie di teorie surreali:

Qualche giorno fa ho fatto un post, insieme a mia moglie e mia figlia, una foto, dove sulle mani avevamo la scritta “papà” e “mamma”, mentre la mia bambina aveva lo slogan “no ddl Zan” scritto sul pannolino. Il senso era che ognuno faccia ciò che vuole, ma non tocchi quello che è un vero e proprio patrimonio, costituito dalle figure uniche di papà e mamma, evitando il concetto generalizzato di “genitore1” e “genitore2”.

In realtà la storiella di "genitore 1 e genitore 2" ha un po' rotto, ma soprattutto non ha attinenza alcuna con un ddl che difenderebbe sua figlia dall'odio e le garantirebbe una sana educazione al rispetto verso il prossimo. Poi iniziano a dire che qualcuno avrebbe osato criticare la loro fotografia esattamente come loro sono soliti fare mentre ogni qualvolta mettono alla gogna le famiglie gay:

La verità è che nel profilo personale ho 5000 amicizie, sono tutti credenti e la pensano come noi, nella pagina, invece, c’è di tutto di più e il nostro post è andato a finire in profili di alcune associazioni LGBT e ovviamente l’hanno condiviso in una delle loro pagine, generando una condivisione di massa dove il post è diventato virale. Le condivisioni erano accompagnate da commenti a dir poco offensivi “Ho più parolacce che parole”, “Se il loro bambino sarà gay, verrà cacciato da casa…ridicoli!” “Povera bimba, spero che ve la tolgano perché non merita di crescere con due esseri come voi”, “il ritardo mentale fatto carne” e anche bestemmie. Non parliamo poi dei commenti privati, dove sono passati alle minacce. Poi è successo che qualcuno è entrato nel mio profilo e ha fatto in modo che venisse cancellato il post. E facebook mi ha mandato un messaggio dicendo che avrebbero cancellato il post in quanto considerato offensivo verso le minoranze, io ho risposto con una contestazione e Facebook mi ha chiesto scusa dicendo che avevo ragione e sarebbe stato ripubblicato e così è accaduto. Questo nella pagina privata. Invece, sul mio profilo pubblico è stato tolto.

Se le offese vanno sempre condannate, forse andrebbe accettata l'opinione di chi sostiene che a simili genitori bisognerebbe togliere la patria podestà visto che se loro figlia sarà lesbica, è inimmaginabile la sofferenza che dovrà subire. Fatti loro? Forse, ma lascia perplessi che loro vogliano mettere becco nelle famiglie altrui mentre chiedono che nessuno possa esprimere opinione sui fatti che hanno messo in piazza.
Curiosa è anche la solita abitudine a usare presunte bestemmie per cavalcare l'odio religioso, lamentandosi persino che un'azienda statunitense abbia difeso una minorenne.

A quel punto l'intervistatrice (ossia la solita Manuela Antonacci) chiede: «Tutto questo, prima che sia passato il ddl Zan, dunque le hanno dato ragione coi fatti?».
Ed anche qui davvero non si capisce che dovrebbe c'entrare il ddl Zan con un social network americano che ha deciso di tutelare una minorenne sbattuta nel tritacarne mediatico. Più che un tema da ddl Zan, questa una questione di cui dovrebbero occuparsi i servizi sociali! Ma ovviamente il signor Catollo risponde tutto fiero, dicendo che lui non sa che farsene di una religione che non può essere usata per giustificare l'odio:

È la dimostrazione pratica di quello che affermo, infatti. Io sono preoccupato: ho studiato Teologia e una serie di problematiche legate al vivere. Posso dire con sicurezza che se passa questo ddl siamo nei guai perché, noi cristiani abbiamo ingoiato la legge sul divorzio, la legge sull’aborto, nei primi anni del 2000 la pillola del giorno dopo e nel 2016 con Renzi, le unioni civili, di recente, l’anno scorso è stato ampliato il discorso della pillola del giorno dopo, estendendone l’uso anche ai minori, senza bisogno di prescrizione medica e sa perché? Perché ci sono medici obiettori e allora bypassano questo “problema”.

Insomma, se il marito di sua figlia la picchierà, lui non vuole possa divorziare. Ed ovviamente non vuole che una figlia possa decidere al posto di subire le sue imposizioni, così come non vuole possa prendere una pillola se mai la dovessero stuprare. A quel punto riparte:

Lo stesso bavaglio al dissenso si vuole porre con il ddl Zan. Inoltre, c’è una pandemia in atto, ogni anno, che subiamo ed è quella di un calo demografico paurosa che conta – 80.000 nati ogni anno. Non è trascurabile il fatto che, se approvano questa legge, il fatto che la mattina ci si alzi col “sesso percepito” non spingerà più nessuno a generare e noi andremo allo sbando, noi saremo costretti a scomparire. Già c’è un calo demografico pauroso da anni, se passerà questa legge si abbasserà ancora il tenore di vita.

Davvero. Il signorino sostiene che se i gay non verranno picchiati per strada e se gli adolescenti verranno risparmiati da bullismo, lui ha paura di perdere soldi. Lui vuole bambini che gli paghino la pensione, nient'altro. A quel punto l'unica "prova" a sostegno delle loro teorie pubblicata dal sito di estrema destra è un messaggio in cui qualcuno pare aver espresso un'opinione legittima:



Di tutto il resto non c'è prova se non la sua dichiarazione. E quindi? Vogliono impedirci di difendere i bambini o di poter esprimere opinioni?
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