Anche Adinolfi si getta sul cadavere ancora caldo di Seid

C'è una lettera in cui un ragazzo di colore racconta per filo e per segno il razzismo di cui era vittima. C'è un padre non biologico che praticamente accusa il figlio adottivo di essere un bugiardo, sostenendo che non si sarebbe suicidato per i motivi da lui denunciati.
Adinolfi ha deciso che bisogna credere alla tesi che gli è più utile perché gli permette di negare l'esistenza stessa del razzismo, insultando chi si pone domande sulle tematiche sollevate dalla vittima. È se lui è cintura nera di strumentalizzazione, pare molto ipocrita mentre dice che gli altri dovrebbero tacere.

Se non è stato il razzismo, cosa ha spinto un 20enne a suicidarsi? E davvero ciò renderebbe meno grave quanto da lui denunciato. Il giovane ha infatti esposto molto chiaramente i fatti:
Non sono un immigrato sono stato adottato da piccolo.. ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perchè troppe persone, specie anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e, come se non mi sentissi già a disagio, mi additavano anche come responsabile perchè molti giovani italiani non trovano lavoro... Dentro di me è cambiato qualcosa, come se mi vergognassi di essere nero, come se avessi paura di essere scambiato per un immigrato, come se dovessi dimostrare alle persone che che non mi conoscevano che ero come loro, che ero italiano, bianco. Facevo battute di pessimo gusto su neri e immigrati... come a sottolineare che non ero uno di loro. Ma era paura. La paura per l'odio che vedevo negli occhi della gente verso gli immigrati. Non voglio elemosinare commiserazione o pena, ma solo ricordare a me stesso che il disagio e la sofferenza che sto vivendo sono una goccia d'acqua in confronto all'oceano di sofferenza che sta vivendo chi preferisce morire anzichè condurre un'esistenza nella miseria e nell'inferno.
Quelle persone che rischiano la vita, tanti l'hanno già persa, solo per annusare, per assaggiare, il sapore di quella che noi chiamiamo semplicemente 'vita'.
Non sarà che Adinolfi è irato perché Seid ha scritto parole di una profondità di cui lui non sarebbe mai capace? Ed è certo che possa chiedere il silenzio dopo aver montato la solita polemica, lamentandosi di quei maledetti sciacalli che vogliono denunciare il razzismo al posto di girare lo sguardo come fa lui.