Don Bianchi dice che sia «dispregiativo» chiamare «omofobi» gli omofobi


Forse anche i preti che si divertono a stuprare le bambine in sacrestia non gradiscono essere chiamati pedofili, ma quello è il termine che li definisce. Uno che va in bici è un ciclista, uno che non paga i tributi è un evasore e, ovviamente, uno che disprezza gli omosessuali è un omofobo. È lessico, che agli omofobi piaccia oppure no.
Eppure è il solito parroco sovranista di Gatteo a Mare a lamentarsi di come la verità della lingua lo offenda in virtù di come lui ritenga «dispregiativo» che un determinato comportamento possa essere chiamato con il suo nome:



E se lui dice che chiamare "omofobli" gli omofobi lo offenda, allora perché si diverte ad accusare di "cristianofobia" chiunque osi mettere in dissuasione il suo dire che Gesù sarebbe intollerante e irrispettoso quando Pillon?
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