Don Lillo D’Ugo giura su Dio che in Italia ci sarebbero meno di trenta casi di omofobia al'anno

Ricordate il parroco omofobo che usò il pulpito della sua chiesa per giurare su Dio che chi avesse criticato i gay sarebbe finito in carcere per colpa del ddl Zan? Ancor oggi viene acclamato come "un eroe" dell'omofobia dal'organizzazione forzanovista Provita Onlus, la quale ha pensato di andare a recuperalo per propinarci una sua intervista.
Forse eccitato nel parlare ad un pubblico selezionato sulla base della sua omofobia, don Lillo D’Ugo ha dichiarato:
Dopo quasi un anno, quindi, non posso che ribadire le stesse preoccupazioni. Siamo di fronte a una legge ingiusta che lede la libertà d’espressione e di pensiero ma non solo. Questa legge rischia di complicare la vita a chi non pensa secondo i parametri del politicamente corretto dei gruppi omosessualisti e ideologizzati. Magari non arriveranno a fucilarti ma a metterti a tacere sì: in fondo è quello che è già avvenuto ovunque sono state approvate leggi simili. Se però ogni anno le aggressioni per motivi di orientamento sessuale non superano la trentina l’anno, perché tanta insistenza?
Ovviamente è pura follia sostenere che in Italia si sarebbero meno di trenta casi di omofobia all'anno, ma evidentemente il parroco di Belmonte Mezzagno non pare farsi problemi dall'offrire falsa testimonianza. Inizia così a dire che Gesù era uno stupido ad invitare a guardare alla trave che è nel proprio occhio, dato che lui invita a guardare la pagliuzza nell'occhio del fratello allo scopo di cercare di danneggiare la sua vita e la sua famiglia:
La risposta l’ha data un sostenitore dello stesso ddl Zan alla manifestazione di Milano di un mese fa: l’obiettivo è arrivare alla genitorialità omosessuale, all’utero in affitto, attualmente vietato dalla legge 40. Tutto questo è il frutto di una visione imperniata sul relativismo puro, su un soggettivismo esasperato, non radicati né nel buon senso, né tantomeno sulla fede cristiana.
Assicura che i suoi parrocchiani sarebbero tutti omofobi quanto lo è lui, sostenendo che chi ha fede deve essere rancoroso e colmo di odio verso il prossimo:
Sì, grazie a Dio, la mia comunità è compatta, chi fa un cammino di fede serio, non può avere che queste visioni. Solo in minima parte i miei parrocchiani sono influenzati da visioni ideologiche, che confondono i piani e fanno credere che questa legge è necessaria alla difesa delle persone. È tristissimo vedere comunità cattoliche immerse in un multiculturalismo teologico. In compenso, ho visto che alcuni giovani entusiasti hanno aperto la pagina Facebook Amici di don Lillo, che, nell’arco di una settimana, ha superato i 3000 iscritti. Non mi sento affatto una voce che grida nel deserto, con la mia comunità si cammina insieme.
Afferma anche che lui chiede ai gay di non fare sesso e di aver cercato di incutergli sensi di colpa per la loro esistenza::
In 25 anni di sacerdozio, ho avuto modo di accogliere tutti, anche se non si può accogliere tutto. Ho avuto modo di seguire persone con tendenze omosessuali che hanno lottato o stanno lottando per essere fedeli al Vangelo, così come lotto io o chiunque altro. La proposta di un cammino di santità va fatta a tutti, la Chiesa Cattolica ha prodotto documenti proprio in merito alla cura pastorale di persone con tendenza omosessuale, che ho cercato di attualizzare. Il problema è chi ha la presunzione di correggere il cristianesimo. Il soggettivismo esasperato dei nostri tempi ha invertito il principio dell’incarnazione: invece di dire che Dio si è fatto uomo, affermano che l’uomo si è fatto Dio; vogliono cambiare i sacramenti e qualunque altra cosa. Con gli omosessualisti ideologicamente schierati, ho avuto più che altro approcci sul piano culturale, con esiti “simpaticamente polemici”. Con le persone omosessuali che non si ritrovano nelle rivendicazioni del movimento gay, invece, ho avuto dei frutti pastorali positivi: sono persone in cammino, che hanno fatto il loro percorso. Chi ha intrapreso un cammino spirituale, avvicinandosi al Signore, è rifiorito. Questi ragazzi desideravano semplicemente essere amati e, quando hanno percepito l’abbraccio del Signore, la loro vita è notevolmente cambiata in meglio.
Vederemo che dirà Dio della sua vita dedicata alla promozione dell'odio e alla negazione della natura.