Ignoti attaccano Lorenzo Bosio, direttore astistico del Padova Pride Village: «Devi suicidarti»


Tra i tanti danni etici, morali e culturali arrecati da una certa propaganda populista, c'è l'aver sdoganato l'idea che l'aggressione, l'oltraggio e la diffamazione possano davvero essere ritenuti "libertà di opinione" come sostiene il senatore leghista Simone Pillon. E purtroppo pare che quell'ideologia sia ormai sconfinata anche al di fuori del fondamentalismo organizzato.
La denuncia è di Lorenzo Bosio, violentemente attaccato attraverso un profilo fake sia come persona obesa che come come direttore del Padova Pride Village:



Insomma, c'è tutta la solita solfa, C'è l'incitamento al suicidio, gli insulti, il sostenere che gli atri debbano ammazzarsi se sgraditi, il deridere l'omofobia e l'inventarsi che esiste una qualche graduatoria nelle violenze attraverso l'uso di termini coniati da Adinolfi. C'è pure quella loro surreale abitudine ad auto-attribuire un valore condiviso alle loro idee malate attribuendo il loro pensiero anche ad altri.
Insomma, c'è da aver paura al solo pensare che questo tipo di pensiero possa camminare fra di noi, magari anche in comunità oppresse che vogliono discriminare altri in quella convinzione che il far star peggio altre persone sia una valvola di sfogo per la propria frustrazione.
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