Jacopo Coghe è tragicomico: «Il Vaticano sta difendendo la laicità dello stato»


Jacopo Coghe, in qualità di vice-presidente dell'organizzazione forzanista Provita Onlus, appare tragicomico mentre tenta di sostenere che l'ingerenza vaticana contro la sovranità nazionale perpetrata per mano delle carte firmate da Benito Mussolini sarebbe una "difesa" della laicità dello stato.
Se poi si considera che lui sostiene anche che promuovere discriminazioni e garantire impunità ai criminali servirebbe a "difendere" i bambini, c'è da domandarsi se conosca il significato di quella parola. fatto sta che l'esponente delle lobby anti-gay nostrane scrive:



Ovviamente Coghe non spiega su quali basi abbia deciso di sostenere che "milioni di famiglie" la penserebbero come i neofascisti, come è un po' vergognoso il suo cercare ossessivamente di approdarsi della parola "Famiglia" per tentare di ridefinirla sulla base dei suoi orientamenti sessuali. E se avesse letto i Vangeli, saprebbe che Gesù invitava a guardare alla trave nel proprio occhio, quindi perché non pensa alle preoccupazioni di milioni di famiglie italiane verso quella che è l'agenda delle lobby integraliste finanziate dalla Russia?
No, lui preferisce dire che il Vaticano abbia fatto bene ad invocare il Concordato siglato col Dice nel tentativo di affossare una legge che difenderebbe i bambini vittima di bullismo. Evidentemente non si sono accontentati di aver protetto migliaia di preti pedofili.
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