La trans che voleva farsi scopare da Salvini in cambio un incarico di governo attacca il ddl Zan


Attilio Negrini dice che Efe Bal è «una puttana» ma poi dice che si sarebbe «convertita» perché si dice contraria alla tutela delle vittime di odio in virtù di come lei neghi esisterebbe l'omofobia. Ed ovviamente sarebbe corsa a dirlo a Maurizio Belpietro, il quale è stato subito rilanciato dall'organo di stampa del partito di Giorgia Meloni.



Ovviamente non si capisce il senso del suo sostenere che il negare l'odio renderebbe inutile il suo contrasto, anche perché a quel punto mon si capisce perché mai Lega e Fratelli d'Italia sarebbero così infoiati nel difendere quell'odio. Fatto sta che il giornaletto della Meloni scrive:

«L’Italia non è un Paese omofobo. Perciò non abbiamo bisogno di una legge così stupida, come il Ddl Zan»: e se lo dice Efe Bal il potenziale dell'affermazione vale almeno il doppio. E il perché, la modella di origini turche. Una donna trans che vive nel Belpaese da 21 anni e che ha il passaporto italiano da 15.

E qui c'è il primo errore, perché Pillin dice che leo sarebbe un uomo. Quindi perché non la insultano solo perché extracomunitaria e probabilmente mussulmana che vuole infliggere omofobia ai figli dei veri italiani? Però loro ripartono:

Lo spiega a chiare lettere in un'intervista rilasciata a La Verità in cui, tra l'altro, dichiara: «Vivo in questo Paese da 21 anni e faccio la prostituta. Dovrei essere già morta, se fosse vero quello che dicono i sostenitori del ddl Zan». E cosa dicono, chiede provocatoriamente il giornalista? «Che l'Italia è un Paese omofobo. Transfobo. Razzista, che si respira odio nell'aria». E non è vero? «No. Io vivo felicemente in pieno centro a Milano, nello stesso palazzo da 21 anni. Tutti mi conoscono. E tutti mi hanno accettata. L’Italia è un Paese meraviglioso, in cui basta veramente poco per vivere tranquillamente».

Il giornale della Meloni dice che ai bambini vittima di omofobia vada detto che Efa Bal è venuta col barcone a difendere i loro aguzzini:

Basterebbero anche queste poche affermazioni per chiudere il discorso esaurientemente. E invece Efe Bal continua a rispondere. A chiarire il suo punto di vista: un'opinione libera e serena, di parte ma non partigiana. Obiettiva e scevra da ogni condizionamento ideologico perché basata su un'esperienza di vita raccontata con oggettività e schiettezza.

Nel 2014, la trans dichiarò di voler essere scopata da Salvini:



Dichiarò poi che Salvini le aveva promesso un incarico pubblico, asserendo che gli aveva mostrato l'uccello:



Ora viene a fare la trans che nega l'omofobia. Che gli avrà promesso stavolta il padano?
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