Ma davvero i leghisti ridono quando Pillon va in senato a irridere i cittadini?


È davvero difficile trovare parole che possano descrivere il disgusto suscitato da un senatore che si atteggia come un bulletto di terza elementare. Eppure il senatore leghista Simone Pillon non la smette di irridere e molestare i cittadini, offrendo lezioni di bullismo e depravazione valoriale a spese delle sue vittime. Pare ormai di essere tornati ai tempi in cui i nazisti facevano pagare agli ebrei il biglietto del treno che li avrebbe condotti nei campi di sterminio, con Pillon che vuole essere pagato con denaro pubblico per molestare i bambini e difendere i violenti.

Anche oggi, come ogni giorno, il leghista si è dedicato alla difesa di chi delinque contro i gay e di chi istiga odio. Per l'ennesima volta ha aperto le porte del Senato all'organizzazione forzanovista Provita Onlus, sostenendo che i suoi amichetti dovessero presentare un fantomatico report «sulle violazioni delle libertà causate dalle leggi su omotransfobia». In altre parola, la solita propaganda su come Coghe dica sia ingiusto che chi insulta i gay citando il nome di Dio invano debba rispondere delle sue parole. Tanto loto cavalcano l'accusa di "blasfemia" per cercare di costringere al silenzio chiunque esprima opinioni a loro sgradite, come fecero accusando Sanremo di satanismo o chiedendo la chiusura di Netflix.

Per introdurre quella carnevalata, il leghista ha ritenuto divertente insultare con squallida violenza tutti i cittadini non binari. D'altronde lui è quello che giurò in tribunale che il suo dichiarare che i gay fossero "adescatori di minorenni" era solo una battuta...


Ma davvero i leghisti sono così trogloditi da ridere davanti ad un senetore che irridere i cittadini? Che degrado. Che squallore.

Il senatore ha avuto pure il coraggio di dichiarare: «Il report di Pro Vita & Famiglia è preziosissimo perché ci permette di avere una finestra su quello che aspetta l’Italia, nel caso in cui si dovesse approvare il ddl Zan così com’è. Noi abbiamo la fortuna di poter vedere in anticipo le conseguenze sociali di una legge contro l’omotransfobia, quindi siamo ancora in tempo per fermarci. Leggere di pastori che vengono arrestati solo per aver letto la Bibbia oppure di padri cui vengono tolti i figli con l’accusa di essere omofobi, soltanto perché non vogliono che la figlia di dodici anni non faccia la transizione per diventare maschio, è qualcosa che spezza il cuore. Siamo ancora in tempo, fermiamoci!».
Tradotto, dice che un genitore omofobo debba poter far del male ai suoi figli e che chi bestemmia Dio debba poter incitare l'odio insultando la Bibbia.
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