Aggressione omofoba a Roma durante i festeggiamento per gli europei


“Uccidiamo la trans”. “Sei una trans di merda”. È urlando queste frasi che un gruppo di delinquenti ha cercato di aggredire il regista Sebastiano Riso, un suo amico psicoterapeuta e due ragazze transgender che i due avevano conosciuto per caso.
I quettro stavano guardando le macchine che festeggiavano la vittoria calcistica, ma ad un certo punto sono stati accerchiati dal branco. Lo racconta lo stesso registra, scrivendo:

Siamo statə accerchiatə da un folle gruppo di trenta persone in quanto persone gender nonconforming, io e un caro amico psicoterapeuta, insieme a due ragazze transessuali conosciute lì per caso. Per fortuna siamo riusciti a scappare al linciaggio. Ma, tutto ciò è inammissibile, in un Paese civile.


Riso ha poi osservato come «in Italia, oggi più che mai serve una legge contro l’Omolesbobitransfobia. Il DDLZan deve diventare legge. Abbiamo bisogno di essere tutelati/e. Ma sopratutto deve cambiare la cultura patriarcale, e con questa il pensiero maschilista e macista nel quale sta affondando la società italiana».
Il regista venne già aggredito quattro anni fa, finendo al pronto soccorso dopo che un gruppo di omofobi l'aveva pestato nell'androne di casa sua. I violenti volevano "punire" il suo film intitolato "Una famiglia" in quanto la pellicola affrontava il tema della gestazione per altri.
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