Alessandina Loinardo: «Siamo tutti uguali, ma il matrimonio è solo uomo-donna»


Appare come un insulto agli italiani l'intervento della senatrice Alessandina Loinardo, il quale dice che le persone diventerebbero transessuali «per imitazione». Dice ch elei vorrebbe vietare i locali gay perché dice che tutte le persone dovrebbero essere ritenute uguali, purché però si dica imponga quella che lei definisce la «più banale delle affermazioni c'è he il matrimonio tra un uomo e un donna».
Insomma, tutti uguali purché gli etero siano più uguali. Sostiene che l'istigazione all'odio sia una sua "libertà di opinione" e dice che l'omofobia sarebbe solo uno "pseudo-pericolo" e solo una "presunta" questione. Cita a casaccio la propaganda delle organizzazioni omofobe.
Il leghista Marco Perosino gira che tutti i cattolici gli avrebbero detto che la legge è sbagliata e che lui si sente insultato da chi è favorevole alla norma. Dice sia inammissibile che un giudice possa giudicare, preferendo sostenere che ogni persona debba decidere i propri limiti senza che nessuno stabilisca i limiti. Afferma che esisterebbe una «lobby lgbt è molto potente» e che la famiglia sarebbe da opporre ai gay (figli gay compresi) visto che punire l'odio sarebbe da Corea del nord, asserendo che l'omofobia è un fattore religioso perché cattolici e islamici non possono accogliere i gay. Immancabile è anche il suo sostenere che lui conoscerebbe tanti gay che si direbbero contrari alla legge perché loro vivrebbero «con dignità» al contrario di quelli che lui accusa di «propaganda gender» dicendo vogliano «modificare i bambini» attraverso «la discrezione dei giudici contro le opinioni».
Afferma che con la legge Zan tutti diventerebbero gay e «non ci sarebbe più natalità» e che i gay non si divertono «in modo normale» e giura che «la legge Zan ha gli stessi sintomi della caduta dell'impero romano».
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