Belpietro torna ad accusare i Pride di blasfemia e di offesa alla religione di Salvini


Belpietro ha deciso che Dio è omofobo e che affermare il contrario sarebbe un'offesa a quei presunti "credenti" che militano nell'ultra-destra. Forse poi dirà che sia blasfemia dissentire dai sequestri di esseri umani da parte di Salvini, che sua eretico contestare i rosari razzisti di Orban o che Dio starebbe con la Meloni nel chiedere siano schierate navi da guerra contro chi salva vite umane nel Mediterraneo.

Usando la religione per istigare odio, è sul suo giornaletto di propaganda populista che scrive:



Insomma, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza e loto parlano da settimane di una singola persona, chiedendo che si legittimi l'odio contro interi gruppi sociali. Inoltre spacciano per un dato di fatto un'accusa di blasfemia che non trova conferma in chi dichiara di aver semplicemente voluto esprimere l'opinione che Gesù starebbe con i discriminati e non con gli omofobi.
Molto opinabile è anche il loro tentativo di sostenere che i pride sarebbero blasfemi, anche se la presenza di preti pedofili tra le fila delle autorità al convegno omofobo leghista con Adinolfi non gli fanno dire che i leghisti sarebbero tutti pedofili...

Sostenendo che i gay sarebbero "anticristiani" e che non meritino un ddl contro i crimini d'odio, è sempre nominando il nome di Dio invano che scrivono anche:



Insomma, che se ne farebbero loro della religione se non la si può mettere a frutto per istigare discriminazione nel nome di Dio, magari raccontando che i crimini d'odio sarebbero "libertà di espressione" e che la libertà di espressione sia "blasfemia" da punire.
1 commento