Carollo attacca il ddl Zan pubblicando video in cui si mimano peni che penetrano vagine


Il pastore evangelico Luigi Carollo insiste nelle sue aggressioni ed offese alle persone gay. Questa volta ha tirato fuori un video in cui sua sorella mima penetrazioni vaginali scuotendo la testa davanti alle sue simulazioni del sesso tra due uomini. Chissà, forse voleva offrirci una dimostrazione empirica di come il fatto che lui abbia avuto un padre eterosessuale e una madre eterosessuale non abba necessariamente garantito una buona educazione dei figli (citazione sua).
Ed è così che contro il ddl Zan, dicono che a loro non sta bene che esistano i gay attraverso un agghiacciante video in cui dicono che due jack maschi non si inseriscono e serve un buco in cui infilare le punte. In altre parole, la signora sta dicendo ai bambini che lei vuole vedere peni che penetrano vagine, peraltro tirando in ballo pure il nome di Dio davanti a quelle sue fantasie sessuali. Il risultato è la porcheria che vedete nell'immagine di apertura, al quale aggiunge un versetto biblico su "maschio e femmina Dio li creò", manco ritenesse che dire quelle parole dovrebbe avere un qualche attinenza con il ddl Zan e la loro propaganda omofoba.

Davanti a tutto questo, l'organizzazione forzanovista Provita Onlus inneggia a come Carollo abbia usato la figlia minorenne per sostenere che lui abbia tutto il diritto di offendere le minoranze:



Peccato che insultare non sia "pensarla in modo diverso" e contestare le pretese di Carollo contro i bambini non significa "insultare". Se poi si guarda ai fatti, si scopre che forse nessuno lo ha insultato: dai suoi scritti emerge infatti che lui considera "insulti" il fatto che qualcuno abbia sostenuto che forse i servizi sociali avrebbero dovuto interessarsi all'uso politico che ha fatto di una neonata.

Dal canto suo, lui è poi ripartito con le sue solite preghiere contro i gay e contro le leggi che le tutelerebbero dalle violenze:



Oltre a offendere e insultare, interessante è anche il suo invocare la Lega e i programmi populisti di Rete 4 quasi soprasse che l'omofobia possa portarlo ad ottenere visibilità mediatica e a fare soldi facili sulla pelle dei bambini gay.

Ed infatti il pastore si vanta di essere stato nuovamente intervistato da La Zanzara, approfittandone per sostenere che «chi è credente» dovrebbe essere iomofobo, che il ddl Zan distruggerà la società, che l'omofobia serva ai bambini:


Insomma, i soliti insulti e la solita propaganda mal ripetuta a pappagallo. Il tutto, continuando ad attribuire a Dio ogni sua pretesa...
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