Ddl Zan. Renzi vuole mediate con chi porta in Senato gente che vuole "curare" i gay


Renzi dice che sia meglio un compromesso con quelli che inneggiano alle leggi anti-gay di Orban che una legge decente criticata da Pillon. Peccato che fu così anche con le unioni civili, dove ora non passa giorno senza che Adinolfi non rintracci ai gay che il suo Renzi ha negato alle loro famiglie la stessa dignità delle sue due unioni matrimoniali. Stralciò anche le stepchild adoption, garantendo che il tema sia stato accantonato a danno dei bambini. E se oggi Pillon tiene in scacco lo stato, è solo perché Renzi ha spalancato le porte del Senato ad un rientro di Salvini.

Eppure è sui social Renzi si auto-proclama l’unico a «voler salvare» il ddl Zan, scrivendo:

L’ipocrisia di chi urla sui social ma sa che al Senato non ci sono i numeri è la vera garanzia dell'affossamento della legge. Se andiamo sotto su un emendamento a scrutinio segreto, questa legge è morta e ne riparliamo tra anni. E quanti ragazzi gay soffriranno per la mancanza di questa legge? Voglio evitare questo rischio. Ma per fare le leggi servono i voti dei senatori, non i like degli influencer. Chi vuole una legge trova i numeri, chi vuole affossarla trova un alibi.

Peccato che i voti mancanti sarebbero quelli di Italia Viva, visto che Renzi potrebbe far passare la norma senza cercare di compiacere le lobby omofobe. E Renzi dichiara pure che «a scrutinio segreto la legge rischia molto», teorizzando che i senatori compiaceranno i poteri forti sulla pelle dei ragazzini gay.

Monica Cirinnà commenta:

Se Italia viva vota i numeri in Senato ci sono. La prova sta nei numeri del Conte 2 che non è mai stato sfiduciato finchè Renzi votava a favore. Lui gioca su questo, gioca sui numeri. Faccio un appello alla coscienza dei 17 parlamentari di Iv che sono stati eletti con i voti del PD, li conosco e sono convinto che non si faranno guidare in un’operazione di pura tattica politica, Renzi sta facendo l’occhiolino alla Lega e a FDI per trattare sull’elezione del Presidente della Repubblica e sulle future elezioni. Del resto un partitino che ha il 2% ha solo due opzioni: o guardare all’area a lui limitrofa, quella centrodestra oppure buttarsi dal Ponte d’Ariccia. Questo di Renzi è un suicidio politico, la sua posizione sta facendo scivolare l’Italia verso l’Ungheria di Orban. Io fino a ieri pensavo Salvini come Orban, adesso invece sembra Renzi come Orban.

Insomma, ancora una volta i loro giochi di potere si consumeranno sulla pelle dei cittadini.
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