Ddl Zan, respinte la pregiudiziale di costituzionalità di Pillon
Con 136 contrari, 124 favorevoli e 4 astenuti, il Senato ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità contro il ddl Zan presentato dal senatore Pillon in nome della Lega e di Fratelli d'Italia.
Il leghista si è alzato in piedi e ha iniziato a sbraitare: «Siamo qui a discutere di questo ddl contro cui hanno alzato la voce non solo pericolose associazioni omofobe, ma anche tanti moderati. L’articolo 1 del ddl Zan viola l’articolo 3 della Costituzione come ha detto un insigne giurista del calibro di Giovanni Maria Flick in audizione».
Insomma, lui dice che permettere ad un gay di poter uscire di strada senza essere picchiato come se fosse eterosessuale violerebbe l'articolo 3, ma la Legge Reale-mancino che conferisce maggiori protezioni ai gruppi religiosi non sarebbe in contraddizione ad esso.
Ripetendo i soliti slogan delle lobby che lui rappresenta dalle fila del partito leghista, ha poi aggiunto: «Chiedo ai colleghi se sarà ancora possibile parlare contro il matrimonio dello stesso sesso o dichiararsi contrari alla maternità surrogata o se tutto questo sarà letto come istigazione alla discriminazione». E, a suo dire, quella sarebbe dovuta essere una violazione dell’articolo 21 della Costituzione in quanto lui ritiene che il termine "naturale" indicherebbe i solo eterosessuali.