Ddl Zan. Respinto il primo attacco di Lega e FdI, si torna in aula domani mattina


Dopo aver respinto la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal solito senatore leghista Simone Pillon, la discussione del ddl Zan riprenderà domani alle 9.30 con il voto delle sospensive. A quel punto comincerà la discussione generale del provvedimento, dove è facile prevedere che le destre non si risparmieranno in insulti ed offese gratuite.
È invece stato fissato al 20 luglio il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge, dove probabilmente Pillon e i leghisti proseguiranno ad insultare gli italiani per tenere fede alla loro santa alleanza siglata da Salvini con gli omofobi ungheresi e con i neofascisti polacchi.
Prosegue invece la virata a destra di Italia viva, con Matteo Renzi che insiste nel sostenere che gli articolo 1, 4 e 7 dovrebbero essere rivisti sulla base delle pretese leghiste. Ossia dovrebbero essere annullati per impedire qualunque forma di educazione al rispetto e di prevenzione dei crimini e impedire il riconoscimento giuridico delle persone trans in quanto ritenute non gradite alla Lega.
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