Il pastore Luigi Carollo sostiene che il contrasto all'istigazione all'odio sia "privazione della libertà"


Il pastore Luigi Carollo dice che le decisioni assunte da un'azienda statunitense come Facebook per il contrasto all'istigazione all'odio sarebbero una "privazione della sua libertà" e non una violazione delle regole che lui ha sottoscritto al momento dell'iscrizione. Dice anche che il ddl Zan oserà proteggere quei gay che lui definisce "bestie" e "malati mentali", sostenendo che quegli insulti sarebbero una sua "libertà", tra cui fa presumibilmente rientrare anche il suo incoraggiare i genitori omofobi ad adottare atteggiamenti di non-accettazione che gli studi scientifici indicano come una provata causa di aumento dei suicidi.
Ne approfitta pure per irridere la campagna contro il razzismo, mostrando come la tolleranza paia infastidirlo in tutte le sue forme. Il risultato è questa roba qui:



Tra i commenti conferma che la sua è una battaglia contro una legge che proteggerebbe le vittime di odio:



Forte del suo aver presumibilmente tentato di oscurare la libertà di espressione di Gayburg attraverso la pretesa di censura il diritto di critica al suo pensiero, scrive anche:



L'intervista in questione è quella dove urlava che i gay non nascerebbero tali perché «Dio non commette errori». Alla faccia di quello che non ha nulla contro le persone! Accusava anche l'onorevole Zan di fare «tratta di esseri umani» e spiegava che lui vuole che i figli siano educati in casa in modo da poterli indottrinare a pensare ciò che decidono i suoi genitori.
Speriamo inoltre non stia parlando di Gayburg, dato che definirci "testata giornalistica" o legati ad associazioni sarebbe dare falsa testimonianza.

Anche qui i commenti mostrano i suoi proseliti che se la prendono con giornalisti che vengono accusati di essere "a favore degli omosessuali", lasciando intendere che loro sono contro l'esistenza dei gay e che loro attribuiscono quella posizione anche al pastore:



Non contento, pare anche voler insultate Luxuria nel parlare di lei anche al maschile mentre rilancia il suo sostenere che chi ritiene che Gesù non sia omofobo starebbe insultando i "cristiani":



Istigati dal pastore, anche i suoi proseliti elargiscono insulti a raffica:



Inizia poi a dire che il suo pretendere che si neghi il diritto alla tutela di quei gruppi di cui vorrebbe sia negato persino il diritto all'esistenza sarebbe una "buona notizia", con gente che tira in ballo persino Dio, asserendo che l'istigazione alla discriminazione sarebbe il suo volere:



Al solito, si auto-martirizza sostenendo che lui sarebbe stato insultato e oltraggio. Non come quei gay che lui definisce "bestie" e "malati mentali". Il tutto nel plauso del solito consigliere leghista Sergio M. Binelli, legato alla solita organizzazione forzanovista Provita Onlus.
Commenti