Mario Adinolfi pretende tamponi gratuiti per chi non si è vaccinato come lui. E chi paga?


Mario Adinolfi continua a ripetere che lui è vaccinato. Non stupisce, dunque, se ne esca ora con la pretesa di pretendere «tamponi gratuiti» per chi ha intenzionalmente scelto di non ricevere un vaccino che lo avrebbe immunizzato. Dunque, a suo dire, la collettività dovrebbe farsi carico di costi enormi, centri tamponi, medici e laboratori di analisi in modo che il menefreghista non paghi le conseguenze delle sue scelte. O meglio, pretende che siano gli altri a pagare i costi delle sue scelte.
Sbagliando le sue previsioni sulla partecipazione popolare alle fiaccolate leghiste contro il green pass votato dalla Lega (rivelatesi un flop in tutta Italia e non certo il successone che lui preannuncia) scrive:



L'impressione è che Adinolfi voglia sistematicamente porsi dal lato sbagliato della storia, cavalcando ogni intolleranza e complottismo possa offrirgli sbocchi elettorali tra i neofascisti. Ed è curioso che a "difendere" il diritto di sabotare il Paese sia un tizio che non tollera alcuna libertà personale, pretendendo si vieti agli altri di poter decidere per la propria vita in caso di malattia o anche solo di poter sposare chi si vuole. Arriva persino ad attaccare presunte contrapposizioni, peccato che lui campi proprio sulla continua creazione di quelle contrapposizioni.

Tra i commenti, oltre ad ostentare un linguaggio da coatto, Adinolfi si auto-proclama il più intelligente tra i populisti di estrema destra:





Enzo Biagi disse di non fidarsi di un Adinolfi che si era scritto da solo la sua biografia su Wikipedia. Ma il fondamentalista è andato oltre, arrivando ad auto-recensirsi ed auto-proclamarsi er mejo del mejo.
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