Napoli, coppia lesbica aggredita in spiaggia da un anziano


Complice quella retorica d'odio di cui cui certi senatori leghisti hanno dato sfoggio in Senato, si sono moltiplicate le aggressioni omofobe compiute da chi si sente legittimato alla violenza nel nome del Pillon di turno. Ed è così che vicino a Napoli un anziano omofobo ha letteralmente aggredito due ragazze in spiaggia sostenendo che la loro omosessualità avrebbe depravato il suo nipotino. Insomma, esattamente come Pillon e Coghe gli hanno insegnato a fare, non ha esitato ad usare un minorenne di soli 6 anni come scudo per i suoi pregiudizi.

Le due vittime, aggredite prima verbalmente e poi fisicamente dall'anziano omofobo che stava dando lezioni di bullismo al nipotino, raccontano:

Si è avvicinato all’improvviso un signore che ci ha chiesto di andare via perché la nostra presenza suscitava dubbi a sua nipote che cominciava farsi domande. In realtà noi non avevamo dato vita a comportamenti osceni di alcun tipo, c’era stato solo un bacio anche molto casto e la bambina per quello che abbiamo notato noi, neanche ci aveva guardato ed era intenta a giocare. Ma il signore insisteva, voleva che ci allontanassimo e ha cominciato a sbraitare ma noi ci siamo rifiutate di andarcene. Sembrava essersi arreso quando l’uomo è ritornato, stavolta accompagnato da sua figlia, ed ha cominciato ad attaccare noi e alcuni ragazzi che ci stavano difendendo. L’uomo anziano ha colpito un ragazzo con l’asta di un ombrellone mentre la donna ha preso a schiaffi il mio braccio dopo avermi lanciato diverse accuse, incolpandomi di cose mai fatte. Ad esempio faceva continuamente riferimento alla mia nudità ma io indossavo un bikini, proprio come lei. Ci siamo sentite profondamente umiliate, non abbiamo fatto nulla di male, volevamo soltanto trascorrere una giornata al mare come qualsiasi altra persona. Ci siamo sentite umiliate.

Se è probabile che Pillon elogerà pubblicamente l'anziano molestatore omofobo, la sindaca di Bacoli ha condannato l'accaduto parlando di «un fatto intollerabile» e ribadendo che «Bacoli è una città aperta all’amore, in ogni sua forma. Siamo una terra che accoglie, da secoli, donne e uomini attratti dalla bellezza del mare, l’incanto dei paesaggi, la meraviglia dei siti archeologici e culturali. Leggo perciò con sgomento un grave episodio di discriminazione avvenuto in spiaggia, a Miseno. Ai danni di due ragazze che, a detta di taluni barbari, avevano la sola colpa di amarsi reciprocamente. Ragazze a cui è stato violentemente chiesto di lasciare l’arenile [...] A Martina e Francesca va la mia solidarietà e quella di tutto il popolo bacolese. Le attendo in Municipio, per poterle conoscere ed offrire loro un tour tra gli innumerevoli incanti della nostra terra. Oltre che ospitarle presso la spiaggia ed il parco pubblico di Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra. Bacoli vi accoglierà sempre a braccia aperte. Sempre. L’unica discriminazione che attuiamo, invece, è e resterà soltanto nei confronti di chi attua simili indecenze. Liberateci dalla vostra cupa ignoranza, dal vostro squallore. Liberateci dalla vostra volgarità».
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