Quelli che non vogliono il ddl Zan
L'adinolfiniana Sara Reho dice di non avere figli, ma di sognare un mondo in cui i suoi eventuali figli potranno essere aggrediti per strada se oseranno nascere gay nonostante lei li pretenda eterosessuali. Dice che punire chi delinque o chi istiga all'odio sarebbe "dittatura" e che nel mondo che lei vorrebbe, chi vuole spacca il cranio ad un gay debba essere risparmiato da ogni aggravante:
Il suo amico Carollo preferisce parlare nel nome di Gesù mentre definisce "liberticida" il principio per cui si è responsabili delle proprie azioni. Pregando in copia ai programmi populisti di Rete 4, si inventa pure che la società sarà "ammazzata" dal troppo rispetto e dalla tolleranza, probabilmente riconducendosi a quelal sua veglia di preghiera che ieri sera l'ha visto invocare l'invasione dell'Italia da parte di Orban e delle sue leggi anti-gay mentre pregava insieme al senatore leghista Simone Pillon a sostegno dei crimini d'odio:
Sul fronte leghista, le fake-news della presidentessa Terf di Arcilesbica diventano motivo di propaganda, con la Gramoldini che diventa testimonial dell'Ungheria di Orban come progetto politico a cui ambisce la sua organizzazione:
Ad inneggiare ad Arcilesbica come all'associazione amica degli amici di Orban è stato anche il senatore Malan, per il quale "il diverso non è solo l'omosessuale e il transessuale ma anche chi la pensa diversamente, la famiglia e le associazioni familiari". A sui dire, i reati d'odio sarebbero "pensarla diversamente":
Per La Russa, il ddl zan è una questione di "mascherina arcobaleno con i colori arcobaleno contro la mascherina tricolore"...
Pillon è invece tornato ad elogiare la leghista che va in giro a dire che punire chi picchia i gay porterà alla pedofilia al sesso con animali, giurando che quelle stupidaggini sarebbero una "denuncia" che avrebbe portato ad ingiuste polemiche dato che il leghista medio non gradisce si possa dissentire dalle loro fake-news:
Adinolfi ha preferito raccontare che se il Senato avesse votato diversamente. lui sarebbe felice di sapere che chi picchi ai ragazzini gay per strada non avrebbe subito alcuna aggravante. Sostiene anche di vigilare, anche se non si capisce in che modo vigilerebbe dato che nessuno l'ha votato e lui non è in Senato:
E poi c'è il solo parroco di Gatteo a Mare, il quale ci dice che l'omofobia ci renderà liberi. A suo dire, garantire la "libertà" di picchiare i gay garantirà anche ai gay la "libertà" di poter rischiare di essere aggrediti ogni volta che usciranno di casa: