Borghi e la sua teoria sul "senatore pagato da chi lo vota"


Dopo "il presidente non eletto dal popolo", il leghista Borghi ci delizia con la sua teoria del "senatore pagato da chi lo vota":



Il leghista pare così convinto della sua teoria da proporci anche dei disegnini populistici:



Peccato che i numeri dicano altro. Borghi ha preso 84mila voti in un collegio con 606mila iscritti. Perfino all'interno del suo collegio, lo stipendio è pagato anche da quell'87% di aventi diritto che non l'ha votato e non certo solo dal 13% che lo hanno fatto:



Perché i conti del responsabile economico della Lega possano tornare, la base imponibile ed i votanti dovrebbero coincidere, tutti gli aventi diritto dovrebbero votare e il sistema dovrebbe essere davvero proporzionale. Ed ovviamente, bisognerebbe panche resumere che chi vota Borghi paghi le tasse, bisognerebbe negare esistono persone fisiche che pagano tasse senza poter votare (un cittadino straniero che percepisce redditi in Italia e paga qui le tasse, ad esempio) o bisognerebbe negare che le persone giuridiche (ossia le società) pagano le tasse ma non votano.
Nel caso del senatore Pillon, c'è anche il caso in cui il partito ha fatto piazza pulita delle persone votate dagli elettori per assegnare una strapagata poltrona ad un esponente del loro partito che sarebbe dovuto essere tra gli esclusi.
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