Dal 16 al 19 settembre, torna il MIX Festival di Milano


È grazie ad una partnership tra MiX Festival Internazionale di cinema LGBTQ+ e cultura queer e Nexo+ che la 35a edizione del festival proporrà una formula ibrida che affiancherà le proiezioni e gli eventi in presenza al Piccolo Teatro Strehler, allo Teatro Studio Melato e al cortile di Palazzo Reale a Milano con l’esperienza digitale che fu sperimentata nel 2020 attraverso la piattaforma on-demand di Nexo Digital.
Quindi, dal 16 al 19 settembre, in contemporanea con lo svolgimento del festival, la piattaforma renderà fruibile su tutto il territorio nazionale una selezione dei titoli in gara.

I direttori Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma, dichiarano: «Siamo dunque molto felici di offrire per l’edizione 2021 una finestra digitale di tale valore e qualità che consentirà l’accesso al nostro Festival a un pubblico sempre più ampio per un’edizione che si annuncia particolarmente interessante e in linea con il nuovo claim Love Matters, un messaggio di attenzione verso le lotte che contano e che alcune pellicole in concorso sapranno documentare e raccontare in modo molto efficace».

Il festival offrirà una cinquantina di titoli della più recente produzione cinematografica gay lesbica e queer, suddivisi nelle consuete tre sezioni competitive (Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi), è l’anteprima italiana di Valentina, pluripremiato film di Cássio Pereira dos Santos, storia di un coming-of-age di un’adolescente transgender in Brasile, paese con il triste primato del maggior numero di persone transgender uccise all’anno. Il film rientra nel percorso speciale “Trans Lives Matter” che il festival in questa edizione dedica a diversi titoli, fra cui molti brasiliani, e che trova specchio nel manifesto del MiX, scritto quest’anno dal filosofo e studioso del pensiero queer Federico Zappino, in dialogo col giornalista Fabio Bozzato. Si tratta di una riflessione sullo stato di salute della comunità LGBTQ+ nella società covid e post covid che non è riuscita e non riesce ancora ad affermare una diversità che non sia una trasfigurazione di disuguaglianza.
Tra gli altri titoli del focus, anche l’anteprima italiana di Madalena di Madiano Marcheti, film drammatico e sperimentale che parte dal ritrovamento del corpo di una sex worker transgender, per puntare il dito su una tragedia in corso in Brasile, paese appunto con il più alto tasso di omicidi di persone trans di qualsiasi altra parte del mondo; e poi il cortometraggio Swinguerra del duo di videoartisti Barbara Wagner e Benjamin de Burca, presentato alla Biennale di Venezia 2019 nel padiglione brasiliano, che racconta la Swinguerra, un ballo tipico proveniente dal gioco di parole tra la danza swingueira e la parola guerra, interpretato generalmente da ballerini non binari, in chiave anticonvenzionale e anti-Bolsonaro.
Ma i temi del MiX sono molti: un altro film in concorso legato a doppio filo con il claim Love Matters è il documentario in anteprima italiana Rebel Dykes di cui il MiX ha seguito la produzione negli ultimi due anni. Con la regia di Harri Shanahan e Sîan Williams, il film racconta la storia poco conosciuta di un movimento di lesbiche transfemministe nella Londra post punk degli anni Ottanta, che si sono incontrate facendo arte, musica, politica e sesso, contribuendo a cambiare la società, molto prima delle Riot Girls e dell’attivismo queer.
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