È morto James Hormel, primo ambasciatore dichiaratamente gay degli Stati Uniti d’America


È morto venerdì scorso, all'età di 88 anni, James Hormel. Fu il primo ambasciatore dichiaratamente gay degli Stati Uniti d’America.
Suo marito, Michael P.N. Araque Hormel, è rimasto al suo fianco durante il suo ricovero in un ospedale di San Francisco.
Hormel lascia il marito, cinque figli, quattordici nipoti e sette pronipoti.

James Catherwood Hormel era nato nel 1933 ad Austin, nel Minnesota. Ha prestato servizio in due distinte delegazioni statunitensi presso le Nazioni Unite prima di diventare ambasciatore, ed è stato preside degli studenti presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Chicago.
Il lizza per diventare ambasciatore in Lussemburgo nel 1997, venne attaccato dai repubblicani che lo definirono pedofilo ed ossessionato dal sesso in quanto gay. «Il processo fu stato molto lungo e faticoso, arduo, offensivo, pieno di dichiarazioni fuorvianti, di bugie, pieno di inganni, di antagonismo», spiegò. Ma l’allora presidente Bill Clinton tornò alla carica rinominandolo nel 1999 ed Hormel è diventato ambasciatore USA in Lussemburgo dal 1999 al 2000.
«Alla fine è stato raggiunto un grande risultato. Alla fine, i regolamenti sono stati modificati nel dipartimento di stato. Alla fine, altri individui apertamente gay sono stati nominati senza il rancore che colpì il sottoscritto», spiegò.
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