I leghisti vogliono abrogare la Legge Mancino a favore di razzisti e fascisti


Il leghista Lorenzo Fontana vuole l'abrogazione della Legge Mancino contro l'odio razziale e l'ideologia nnazifascista. Dalla sua pagina Facebook, scrive: "Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano".
Precisando che il leghista è razzista, Fontana difende chi aggredisce gli stranieri sostenendo che questi casi "rendono sempre più chiaro come il razzismo sia diventato l'arma ideologica dei globalisti e dei suoi schiavi (alcuni giornalisti e commentatori mainstream, certi partiti) per puntare il dito contro il popolo italiano, accusarlo falsamente di ogni nefandezza, far sentire la maggioranza dei cittadini in colpa per il voto espresso e per l'intollerabile lontananza dalla retorica del pensiero unico".
Insomma, la solita teoria del complotto che mira a tirare fuori il peggio dalle persone dato che la Lega campa sull'odio.

Il senatore senatori Pd, Andrea Marcucci, commenta: "È un governo sempre più nero. Il Ministro della famiglia (sic) Fontana ora propone di abolire la legge #Mancino che vieta l'apologia di fascismo. La cosa grave è che non si tratta di un colpo di sole di un ministro un po' strambo".
Il segretario dem, Maurizio Martina, aggiunge: "Altro che abrogare la legge Mancino. Da abrogare è il ministro Fontana. E con lui il governo dell'odio, sempre più pericoloso per gli italiani". E Nicola Fratoianni di Leu conclude: "Il ministro Fontana, almeno non è ipocrita: riconosce con le proprie parole strampalate contro le norme della legge Mancino di essere un razzista e un fascista. Tutto qui".
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