I seguaci di Pillon lo esortano a depenalizzare la violenza sulle donne
![](https://www.gayburg.com/img/r/690x415/4xg4c9rz/11394708746a82200e4465bc1464aa946a70646bc2c800.jpg)
Anche oggi il senatore leghista Simone Pillon ha cercato voti con i suoi soliti sproloqui populisti, ripetendo ciechi slogan ideologici su inprecisate "famiglie naturali" e fantomatiche "guerre" contro la sua squallida idea di famiglia fondata sul coito vaginale:
![](https://www.gayburg.com/img/r/300x/c7s760jr/screenshot46202108194611555446browser.jpg)
Al solito, il leghista attacca il nemico di Salvini perché ha osato contestare il suo padre Maurizio Patriciello, noto per la sua omofobia e la sua fede in Salvini. Ed ovviamente Pillon omette di notare che si stesse parlando di famiglie mafiose, evidentemente da lui ritenute "naturali" e degne di tutele.
Ma se appare noioso commentare i suoi sproloqui quotidiani, ben più preoccupante è come i suoi seguaci lo dipingono come il talebano che garantirà donne sottomesse e aiuterà i leghisti a poter picchiare a sangue le loro mogli:
![](https://www.gayburg.com/img/r/300x/yxkf0gp8/edit4620210819120001.jpg)
Che dice Pillon a quei suoi proseliti che gli chiedono di aiutarli a picchiare le loro mogli?