Il Coni e l'aberrante teoria dello "ius soli sportivo"


La cittadinanza va concessa solo a chi conviene. È questa l'aberrante teoria sostenuta dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, il quale propone uno "ius soli sportivo" che conferisca la cittadinanza solo agli atleti considerati stranieri da Salvini solo se utili ad uno sfruttamento sportivo.
«Oggi va concretizzato: a 18 anni e un minuto chi ha quei requisiti deve avere la cittadinanza italiana», ha dichiarato Malagò.
Ma non è chiaro perché Malagò voglia dire agli atleti minorenni che lui non li considera italiani e che per diventarlo dovranno portare profitti alla sua organizzazione. E neppure si capisce perché non dovrebbe esistere uno ius soli a meno che non ci siano profitti. A questo punto, se la cittadinanza fosse un merito, sarebbe lecito chiedere sia tolta ai leghisti o ai no-vax? O tutti o nessuno, altrimenti si sconfina nell'opportinismo e nello sfruttamento.
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