L'incubo dei “bacha-bazi” torna sull'Afghanistan


Con il ritorno dei talebani alla guida dell’Afghanistan, c'è chi teme possa tornare anche l’incubo dei “bacha-bazi”. Si tratta di bimbi, di età compresa tra gli otto e i quattordici anni, che vengono costretti ad indossare abiti femminili e a cantare e ballare nelle feste per intrattenere uomini maturi pronti ad abusare sessualmente di loro.
Il fenomeno venne denunciato già nel 2010. Si trattava di bambimi rapiti in strada o venduti dai propri genitori bisognosi, ad uso e consumo dei ricchi signori della guerra come se fossero giocattoli.
Le vittime vengono anche costrette a tacere perché, se osassero denunciare i loro aguzzini, verrebbero automaticamente condannati per omosessualità e prostituzione per poi essere giustiziati.
"Le donne sono per crescere i figli, i ragazzi sono per il piacere", dice un tristemente celebre detto afghano.
Il New York Times denunciò che persino ai militari statunitensi venne imposto dall’alto di non intervenire sugli abusi sessuali subiti dai più piccoli: «Durante la notte li sentivamo gridare, ma non potevano far nulla. Non ci era permesso», dichiarò un militare.
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