Luigi Carollo incommentabile: «Fino a quando i Ferragnez sono in ferie, il ddl Zan è in un binario morto»
Pare ormai gara di nonsense tra pastore evangelico che prega per Orban insieme a Pillon e il parroco leghista di Gatteo a Mare che risulta il più attivo influencer anti-gay d'Italia. Entrambi ossessionati dai gay e da come loro pretendano impunità per chi li aggredisce in virtù del loro orientamento sensuale, troviamo il pastore Luigi Carollo che scrive:
Che dovrebbe c'entrare Fedez con una legge tenuta in ostaggio dai leghisti lo sa solo lui. Ma forse Carollo si è semplicemente accodato a quegli insulti contro l'influencer con cui don Bianchi ha catturato l'attenzione di Adinolfi e di Pillon, sino ad essere citato da Avvenire. E forse questo spiegherebbe perché Carollo tagghi la trasmissione populista che gli ha offerto spazio mediatico e quel corriere che ha rilanciato la polemica dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus contro chi ha osato contestare il suo uso della figlia di pochi mesi per la sua campagna contro i gay.
Il pastore inizia a dire che lui avrebbe "vinto" perché i bambini vittima di omofobia saranno lasciati soli, sostenendo che Dio sia un Pillon che presenta centinaia di emendamenti ostruzionistici:
Se non è chiaro quali "insulti" e "minacce" avrebbe subito, pare molto blasfemo il suo attribuire a Dio l'intolleranza dei partiti populisti.