Francesca Donato, la leghista che si diverte a sfottere le famiglie dei morti di Covid


L’eurodeputata leghista Francesca Donato ha dimostrato come certi populisti sapranno fare cose sempre peggiori anche se si pensava avessero già toccato il fondo. Ed è così che, dopo aver citato slogan nazisti contro i vaccini, ora la troviamo a sfottere le famiglie dei morti di Covid.
Nella fattispecie, si è accanita contro un medico e, preoccupandosi di omettere molti fatti, ha scritto ai suoi proseliti social: «Castelvetrano, medico morto di Covid, era vaccinato con doppia dose (la dichiarazione finale della famiglia risulta credibile quanto una barzellettal)».
Le ha risposto la figlia del medico, giornalista di TPI, Anna Ditta: «Salve, sono la figlia del dott. Ditta. Non si vergogna di speculare in questo modo su un morto? Invece di criticare la nostra credibilità dovrebbe pensare ad avere un minimo di pudore e rispetto».



La dichiarazione che avrebbe fatto scimpiscuare dalle risate la leghista era questa: «anche se il vaccino (era stato vaccinato con doppia dose Pfizer a gennaio) in questo caso non è bastato a evitare le conseguenze peggiori, la vaccinazione resta l’arma fondamentale per combattere questa malattia e invita tutti a vaccinarsi per interrompere la catena del contagio».
Che ci sarebbe da ridere? La leghista ride pensando a quanti più morti potrebbe portare il suo sabotaggio della campagna vaccinale? O ride pensando a quanto potrà strumentalizzare le vittime per compiacere il suo elettorato negazionista, magari sacrificato una qualche vita pur di raccattare un a manciata di voti?
1 commento