Giudice candidato con Fiamma Tricolore ordina l'oscuramento dell'inchiesta sul leghista Durigon


Il Tribunale di Roma ha emesso un "decreto di sequestro preventivo" dell'inchiesta giornalistica del sito Fanpage.it che riguardava Claudio Durigon, ex sottosegretario leghista all'Economia. Come molti ricorderanno, si dimise questa estate si presentò a Latina insieme a Salvini e propose di ribattezzare il parco Falcone-Borsellino in parco Mussolini per onorare il fratello del Duce.
Il giudice per le indagini preliminari che ha ordinato il sequestro è Paolo Andrea Taviano, già candidato alle elezioni regionali del Lazio e alle Politiche nel 2013 con i neofascisti del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore. Durante la sua campagna elettorale, vantava un «orgoglioso passato da militante e simpatizzante della destra socialeRaquo; che lo vide aderire al Fuan e all'Msi.

Il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, ha dichiarato che «in quell’inchiesta avevamo mostrato un video in cui Durigon diceva a un suo interlocutore che non bisognava preoccuparsi dell’inchiesta della procura di Genova sui 49 milioni di Euro che la Lega avrebbe sottratto allo Stato italiano perché il generale della Guardia di Finanza "l’abbiamo messo noi". Quel che ci è stato notificato oggi, il sequestro e l’oscuramento preventivo di un contenuto giornalistico, rimanda a provvedimenti che non dovrebbero essere emessi in un Paese in cui vige la democrazia e la cui Costituzione, perciò, non lo consente [...] Quella che stiamo subendo oggi noi di Fanpage.it è, a nostro avviso, una grave violazione della libertà di stampa che la Costituzione non consente. E un precedente pericoloso e intimidatorio che ci riguarda tutti". Dopodiché tutta la vicenda al centro del provvedimento era partita dal fatto che il comandante della Guardia di Finanza tirato in ballo da Durigon, Giuseppe Zafarana, si riteneva indebitamente tirato in ballo dalle millanterie del parlamentare del Carroccio. La decisione del gip è quindi stata presa a tutela della "reputazione professionale e personale" del comandante delle Fiamme Gialle».

Anche Monica Cirinnà ha espresso preoccupazione dinnanzi ad una destra che pretende (e ottiene) la censura delle inchieste giornalistiche che riguardano i traffici dei loro esponenti:



Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, annuncia un'interrogazione: «Nelle prossime ore presenteremo un’interrogazione parlamentare e chiediamo alla ministra Marta Cartabia di attivare immediatamente un’ispezione ministeriale al Tribunale di Roma, perché non siamo all’epoca della censura o delle 'leggi fascistissime' [...] Non piace questo clima, anzi fa paura». Dello stesso parere è anche Dino Giarrusso, europarlamentare M5S: «Lunedì depositerò una interrogazione urgente in Europa per far luce su questa inquietante vicenda».
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