Il leghista Pillon torna a mentire sul ddl Zan mentre invoca censure denunciando fantomatiche «lezioni lgbt» al Festival Kids di Reggio Emilia


Nel suo quotidiano attacco ai gay, quest'oggi il senatore Simone Pillon stranezza che a Reggio Emilia vi saranno fantomatiche «lezioni lgbt». Peccato oretta di dure che la polemica a cui fa riferimento sia stata creata dalla Lega.
Attaccando il Festival Internazionale di Kids di Reggio Emilia, è stata la Lega a strumentalizzate i bambini urlando che loro vedano «la possibilità di un grande evento per la città si traduce, come di consueto, in un’iniziativa politica strumentale» poiché nel rogramma vedrebbero «lezioni Lgbtq sulla cultura gender» che, secondo il gruppo consigliare del Carroccio, proporrebbe «temi che non possono essere affrontati da bambini di 5/6 anni».
«Non ci sarà nessuna ‘lezione gender’ –replica l’assessore alla Cultura del comune di Reggio, Annalisa Rabitti– Fa sorridere persino dirlo, ma tant’è. Tranquillizzo gli amici della Lega, che danno voce alle loro paure medievali invocando la censura. Le conferenze di questi tre giorni saranno un confronto e, nel caso specifico, ci sarà un evento tenuto dallo scrittore Jonathan Bazzi, finalista al Premio Strega, che racconterà il suo vissuto, la sua esperienza e la sua personale battaglia contro bullismo e omofobia. Era da tempo che non vedevo un attacco così strumentale. Si tratta di incontri di alto profilo. Mi dispiace che la Lega non perda occasione di mostrarsi per quella che è: una forza politica alla quale la libertà di pensiero sta spesso troppo larga. Vorrebbero restringere gli orizzonti di tutta la cittadinanza a colpi di censura, ma non accadrà. Non a Reggio Emilia».

Ma Pillon, tutto orgoglioso di come il suo Salvini spenda ingenti somme di denaro per veicolare video razzisti si minorenni, dice che al suo partito tutto questo fa paura:



Insomma, non c'è occasione cui Pillon non cerchi di abusare dei bambini a fini politici. Ed ovviamente nel ddl Zan non non esiste alcun "obbligo" all'educazione al rispetto, sottolineando come Pillon debba pensare che i suoi elettori siano davvero cretini per credere a chi gli mentre quando basterebbe leggere poche righe per capire l'inganno.
1 commento