L'UE vota una risoluzione a favore dei diritti delle persone e delle famigle lgbt. Lega e FdI votano contro


Il Parlamento Europeo ha approvato risoluzione storica che impone la rimozione di tutti quegli ostacoli che impediscono alle persone lgbt di poter esercitare i propri diritti fondamentali. Ed è così che tutti i paesi membri sono invitati ad approvare i matrimoni egualitari o le unioni civili, così come dovranno smetterla di perseguitare alcune famiglie e «riconoscere come genitori legali gli adulti menzionati nel certificato di nascita di un bambino ed a riconoscere il diritto al ricongiungimento familiare alla coppie dello stesso ed alle loro famiglie per evitare il rischio che i loro bambini diventino apolidi nel caso in cui le loro famiglie si spostino all’interno dell’Ue».
Contro l'omofobia populista di Polonia e Ungheria, l’Europarlamento ha inoltre chiesto alla commissione «di intraprendere ulteriori azioni come procedure di infrazione, misure giudiziarie o strumenti di bilancio nei confronti questi Paesi».

Secondo copione, i partiti di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni si sono opposti alla risoluzione, mostrando come i populisti Italiani preferiscano stare con Orban piuttosto che con l'Europa dei diritti e delle libertà. ma dato che l'Europa ha respinto i populisti, la loro opposizione ai diritti dei cittadini non ha sortito alcun effetto e la mozione è stata approvata con larga maggioranza.
Sabrina Pignedoli, eurodeputata del M5S, parla dell'«ennesimo voto oscurantista di Lega e Fratelli d’Italia», osservando come «ancora una volta, quando si tratta di riconoscere i diritti dei cittadini europei si schierano con l’estrema destra e i sovranisti negando il mutuo riconoscimento delle relazioni familiari, quelle Lgbtqi incluse».
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