Silvana De Mari è stata sospesa "dal diritto di svolgere attività professionale implicante contatti interpersonali"


Assunta da Maurizio BGelpietro come ricompensa per la sua prima condanna per diffamazione aggravata, la signora Silvana De Mari è divenuta popolare negli ambienti neo-fascisti grazie alle sue teorie complottistiche, negazioniste e omofobe.
Dopo essersi fatta una nomea tra le organizzazioni di ultra-destra per il suo sostenere che l'omosessualità fosse "un comportamento appreso" e che potesse essere "curata", con l'avvento della pandemia si è dedicata a cercare di fomentare chi non voleva sottostare alle limitazioni imposte dai protocollo sanitari. Seduta davanti ad alcune icone sacre, trascorreva le sue giornate a registrare video-proclami che la vedevano sbraitare contro il lockdown, invitare a non indossare le mascherine, invitare a non vaccinarsi e cosi via.
Nella vicenda, stupiva come la signora non fosse stata radiata nonostante i molteplici appelli, soprattutto in virtù di come pareva prendere in giro persino l'ordine con il suo invocare continue scuse con cui non presentarsi alle audizioni previste per valutare un provvedimento disciplinare. Ma mentre si tergiversava, è sul giornale di Belpietro che la signora spacciava le sue teorie ascientifiche rimarcando che lei le proponeva in qualità "di medico".

Nonostante non ci sia stato possibile recuperare dettagli sull'accaduto, è dalla pagina dell'Ordine dei medici di Torino che leggiamo che la signora risulta in "sospensione dal diritto di svolgere attività professionale implicante contatti interpersonali DL 44/2021":



La nota parrebbe far riferimento ad una lettera del 28 agosto 2021 in cui si annunciavano provvedimenti verso sei medici no-vax. Si tratterebbe così di un precetto cautelare atto a tutelare la popolazione, anche se con una validità limitata solamente sino al 31 dicembre 2021.
“Il rifiuto di vaccinarsi da parte di questi colleghi va contro, oltre che alle evidenze scientifiche, a diversi principi e precetti del nostro codice deontologico, che pone il medico in posizione di garanzia nei confronti dei cittadini che a lui si rivolgono –ha dichiarato il presidente dell’Ordine Guido Giustetto- È paradossale che proprio un medico possa diventare fonte di malattia per i suoi pazienti. Vi è il diritto di non vaccinarsi? Bene, allora questi colleghi si tolgano il camice e cambino lavoro”.
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