Salvini e Meloni prendono le difese del fascista Fabio Tuiach e dell'occupazione del Porto di Trieste


Il camerata Fabio Tuiach è stato nuovamente avvistato tra i manifestanti di Trieste. Il primo giorno cercò di impedire l'accesso al porto ai lavoratori, poi prese a pugni in faccia i manifestanti che non gli hanno concesso il microfono nonostante lui pretendesse di urlare il suo amore per il Duce. Ha organizzato incontri con i rappresentanti delle lobby integralisti statunitensi e ha brandito rosari mentre si opponeva allo sgombero del molo 4 straniandosi davanti agli idranti.
Ma ancora è tra i manifestanti a porsi come il provocatore che esprime la rabbia dei fascisti contrlo le misure di sicurezza sul posto di lavoro.

Cercando visibilità mediatica, il camerata ha urlato che gli avrebbero "sparato" con gli idranti. Chissà che avrebbe detto se fosse partita una vera carica da parte della polizia. Ed è surreale che lui voglia porci come il povero portuale a cui non viene permesso di lavorare quando in realtà sui social russi spiega chiaramente che lui vuole fare casino solo per attaccare il governo con il pretesto di volersene andare al lavoro senza fare tamponi perché a lui non gliene frega nulla del rischio di poter infettare persone oneste.

A difendere il fasista Tuiach e la sua occupazione del porto di Trieste è arrivato anche Matteo Salvini, il quale sostiene che dei facinorosi legati a Forza Nuova che sabotano il lavoro dello scalo sarebbero "pacifici":



Curioso, dato che Salvini sequestrava i migranti e non pareva preoccuparsi di come fossero pacifici mentre lui non voleva potessero essere salvati da morte certa. Ma forse il padano spera che strizzare l'occhio ai neofascisti possa portargli un qualche profitto. Non a caso il camerata Fabio Tuiach, dichiaratamente fascista, venne eletto a Triste proprio con la Lega di Salvini.
Curiosa è anche la teoria salviniana sul fatto che i fascisti di Roma appartenenti al gruppo fomentato dal leghista Simone Pillon siano da condannare, ma gli stessi fascisti guidati dal leghista Tuiach andrebbero onorati perché da lui ritenuti "Pacifici" mentre cercando di danneggiare l'economia del Paese, dirottando le navi sugli scali dei porti esteri.

Eppure anche Giorgia Meloni pare voler sostenere che i pochi portuali che hanno procurato l'interruzione di un pubblico servizio vadano ritenuti "pacifici":



Da notare è come Giorgia Meloni non ce la faccia proprio a dichiarare che i fascisti di Roma erano fascisti. Ed è grave il suo porsi come l'antagonista che si oppone al bene del Paese pur di fare il bastion contrario.
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