La Polonia vuole rendere illegale “la promozione di orientamenti sessuali diversi dall’eterosessualità”
Il parlamento polacco, più volte elogiato dal senatore leghista Simone Pillon per i suoi attacchi alle minoranze, starebbe lavorando ad una nuova legge chiamata "Stop LGBT" che è stata promossa dalla Fondazione per la vita e la famiglia. In quella deriva ideologica in cui i fondamentalisti alla Pillon amano contrapporre la famiglia ai gay in un ragionamento mefistofelico di cui solo certe lobby sarebbero capaci, l'obiettivo dell'organizzazione integralista è ottenere una legge che vieti ai gay ogni diritto di manifestazione. I pride diventerebbero illegali, dato che la norma dice di voler fermare la “propaganda omosessuale nello spazio pubblico”.
Va infatti ricordato che Pillon e i suoi amici amano giurare su Dio che loro sarebbero convinti che l'orientamento sessuale possa essere "propagandato" e che loro si porterebbero a letto le loro mogli solo perché sarebbero stati picchiati dai fascisti se se la fossero spassata con escort rumeni al pari di Morisi.
Tra i passaggi più aberranti della norma polacca, c'è i voler rendere illegale “la promozione di orientamenti sessuali diversi dall’eterosessualità”, “sfidare il matrimonio come unione tra un uomo e una donna” e “promuovere l’attività sessuale tra bambini e adolescenti di età inferiore ai 18”. Ovviamente non poteva mancare il tentativo di accostare omosessualità e pedofilia, dato che i fascisti paiono provare piacere sessuale nel fantasticare su quella infamante teoria.
A guidare quella deriva è Kaja Godek, la quale giura sulla vita della sua famiglia che «sempre più persone sono stufe dell’aggressione LGBT e vogliono fermarla». L'attivista era stata nche dnunciata, ma i giudici hanno sostenuto che la povera donna non si riferisse direttamente ai querelanti quando definiva gli omosessuali come «pervertiti».
La proposta verrà discussa dal parlamento polacco il 28 ottobre proossimo.