Mario Adinolfi insiste ad accostare i gay alla pedofilia


Mario Adinolfi insiste nella sua depravata e degenerata abitudine a tentate di accostare i gay alla pedofilia. Davanti ai numeri dei casi di abuso emersi in Francia, il tizio che si faceva applaudire da quel don Inzoli che stuprava minorenni sin dentro il confessionale se ne esce con la sua solita cazzata omofoba. Dice che il vero tema che gli interessa non è la violenza, ma il sancire che per essere prete ti deve piacere la fi*a. Poi pazienza se solo un perversione, un disinformato o un essere in profonda malafede potrebbe anche solo pensare che si possa parlare di orientamento sessuale davanti ad una violenza quando in realtà è la cultura macista da lui difesa a determinate che la penetrazione sia considerata umiliante per chi la subisce.

Ed è così che Adinolfi scrive:



Poi per forza ha paura del ddl Zan,dato che l'ex pokerista pokerista spera di poter fatturare sull'integrazione alla discriminazione.

Tra i commenti, tenta di sostenere che i gay sarebbero intrinsecamente dei molestatori:



Ed ancora, è tra i soliti insulti che giura che i preti che si comportano male sarebbero necessariamente omosessuali:



Insomma, lo schifo. E ci sarebbe da chiamare un esorcista davanti a quei suoi adoratori che paiono volersi assicurare un posto negli inferi sceivendo:





Quindi siamo dinnanzi a talebani che vogliono vietare la fede a chi non ostenta piacere sessuale nel sostituire le prime mogli con delle ragazzine?
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