Sara Reho: «Quelli di Cappato sono Hitleriani che vogliono far fuori tutti coloro che non sono più produttivi»


Sara Reho, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, è surreale mentre accusa di "hitlerismo" chi non lascia che il suo venerato Adinolfi possa private i malati terminali dal loro sacrosanto diritto di scelta, starnazzando istericamente che lui esige li si obblighi a soffrire contro il loro volere dato che non si sono suicidati quando ancora potevano farlo così come ha deciso di fare anche la sorella di Adinolfi quando si è suicidata.
E non va meglio quando si lamenta che i proponenti del referendum sull'eutanasia non abbiano taciuto davanti ad un Adinolfi che ha violentemente interrotto la loro manifestazione per mendicare visibilità mediatica. Ancor più se a lanciare accuse di fascismo sono quei tizi che poi vengono invitati ai festini neonazi di Libertà e Azione insieme a Pillon.



Da denuncia penale è il suo giurare che Cappato voglia «far fuori tutti coloro che non sono più produttivi». Passi che lei campa sul diffondere bufale omofobe e transfibiche, ma un simile mistificazione va oltre l'assenza di etica. Su quali basi dice vogliano uccidere gli improduttivi alla Adinolfi quando tutti sanno che si parla solo di permettere ai malati di poter scegliere oer sé stessi? Lo sapra la ragazzetta che a dire bugue si finisce all'Inferno?
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