Senza Morisi, crollano i follower e i consensi social per salvini


Salvini ha arruolato Morisi dieci anni fa, affidandogli il compito di reclutare un team di esperti digitali che potessero promuoverlo attraverso una copertura della sua vita pubblica e privata 24 ore al giorno, festività incluse.
Morisi trasforma così Salvini in un fenomeno social, inaugurando la trasformazione della trasformano la Lega Nord in un partito sovranista che è addirittura arrivata a toccare il 34% per cento di preferenze alle Europee del 2019.

Ad un mese dalle dimissioni di Morisi a seguito dello scandalo dei suoi festini a base di sex-chems ed escort rumeni, Tech ha provato a tirare le somme dell'attuale attività del "capitano" sui social:

Negli ultimi due mesi si è dimezzato il numero di post medi giornalieri che passa dai 18 del 2020 agli attuali 9. E sono praticamente scomparsi i post con link, che ora pesano solamente lo 0.04% del totale. Ma il vero calo “riguarda le interazioni che passano da circa 32,5 milioni del periodo agosto – ottobre 2020 agli attuali 7,2 milioni, pari ad una media di quasi 117mila interazioni giornaliere rispetto alle 524mila del 2020. Di riflesso più che dimezzato il tasso di coinvolgimento che scende dal 0.73% al 0.30%.

Immediata a è arrivata la sconfitta elettorale, quasi come se Salvini non potesse esistere senza la sua "Bestia" che creava presunto consenso e metteva alla gogna qualunque cittadino osasse dissentire.
Ad influire sul suo declino social anche un taglio alle spese: se dal 1° settembre al 21 ottobre ha speso circa 25mila euro di media per promuovere una trentina di post, nello stesso periodo del 2020 Salvini spese circa 68mila euro di media per 133 post. A ciò va aggiunta la concorrenza di Giorgia Meloni, ormi diventata un Morisi con la gonnella nel creare polemiche o nel fomentare rabbia sui social.
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