Signorini difende l'uso di termini ritenuti razzisti ed omofobi, definendoli "libertà di pensiero"


È davanti al pubblico di Canale 5 che Alfonso Signorini pare aver perso la ragione. Dapprima ha dato ragione a Caria Ricciarelli e al suo sostenete che gli africani avrebbero una "loro cultura" e che dovrebbero adeguatsi alla nostra se vengono quu. Poi ha iniziato a sostenere che chi attacca razzismo ed omofobia voglia «toglierci la libertà di pensiero» e che lui non ne può più di chi denuncia le parole che feriscono interi gruppi sociali.

Lo ha dichiarato dopo aver chiuso il collegamento con la casa, in evidente difficoltà nel gestire la situazione:

Quello che abbiamo visto in questo momento è la rappresentazione di quanto noi stiamo perdendo il controllo. Del politicamente corretto abbiamo tutti le scatole piene, non possiamo avere paura e privarci della libertà del nostro pensiero. Non siamo delle macchine da guerra programmate, possiamo sbagliare e chiedere scusa. Ma da lì ad essere evocati come razzisti, omofobi, distruttori del genere femminile.. Basta, basta, basta!

Poi ha aggiunto:

Le scene di cattiva educazione, di mancanza di dialogo e inciviltà, fanno passare dalla parte del torto. Questo è il classico esempio di come la situazione ci stia sfuggendo di mano. Non potete pensare che Katia Ricciarelli o Soleil abbiano idee razziste. Soleil ha chiesto scusa. Voi non sbagliate mai nella vita? A me il discorso del politicamente corretto ha rotto le balle.

La sua tesi è che il politicamente corretto annulli il confronto e la libera espressione, come dice pure Pillon e Adinolfi nel chiedere che chi picchia i gay sia dispensato da ogni aggravante di legge.
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