Trieste. Spunta il nome di Gianfranco Amato dietro le proteste dei portuali.


Finalmente la polizia è intervenuta e ha disperso i pochi manifestanti che pretendevano di continuare ad occupare il molo 4 di Trieste. A protestare contro il greenpass erano rimasti solo una cinquantina di portuali e circa un centinaio di manifestanti.

Tra loro figura il solito camerata Fabio Tuiach, il quale continuare ad offendere la religione cristiana inscenando eretiche carnevalate. Nella notte dichiarava di aver pregato Dio in latino perché rivelasse al mondo che la pandemia non esisterebbe come sostengono i fascisti:



Tuiach ci informa che ad aizzare gli irriducibili sarebbe giunto anche l'avvocato leghista Gianfranco Amato, co-fondatore del partito omofobo di Mario Adinolfi ed esponente di svariate organizzazioni integraliste statunitensi. Fu lui ad organizzare una serie di comizi presso chiese ed oratori che importarono in Italia quella fantomatica "teoria gender" che viene oggi usata dalle destre contro le persone lgbt.

Intanto Tuiach continuava a irridere la religione con il suo brandire rosari contro il contrasto alla pandemia, opponendosi alla forza pubblica:



A dimostrazione di come i portuali siano manipolati da chiare lobby, non pare un caso che l'avvocato Amato non fosse presente mentre Tuiach si faceva sparare in faccia dagli idranti della polizia mentre brandiva un rosario contro gli agenti:


E se Tuiach urla che lui non vuole il vaccino e non vuole fare tamponi, chissà se ha fatto l'antitetanica (obbligatoria per i portuali dal 1975) visto che contro quella non pare avere nulla da ridire...



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