Tuiach invitato in TV a prescrivere farmaci mentre giura che il Covid si prenderebbe con un'infreddatura


Il fascista Fabio Tuiach dice di aver «finalmente preso il covid» in quel suo porsi come l'unica fonte della notizia del suo presunto contagio.
E se pare surreale che qualcuno possa dirsi felice di essersi ammalato, a far sorgere dei dubbi sulla veridicità del suo racconto è come il triestino stia cavalcando la situazione per mendicare visibilità dopo essersi lamentato che i portuali di Trieste avevano preso le distanze da lui:



Ma quando mai avrebbe potuto ottenere 11 minuti e 22 secondi di spazio televisivo se non avesse raccontato di aver contratto il Covid? Probabilmente mai, soprattutto se si considera quali immani sciocchezze abbia detto per tutto il tempo.
Il camerata sostiene infatti di aver fatto un tampone che suo suocero avrebbe preso in Inghilterra in modo che lui non lo dovesse pagare.

Ospite di Tele Quattro, hanno lasciato che lo scaricatore di porto giocasse a fare l'immunologo, evidentemente convinto che lui avrebbe maturato esperienza seguendo i gruppi fascisti dei social russi o guardando i videoproclami di una Silvana De mari che cita a pappagallo. La sua conclusione è che il Covid sarebbe solo un'influenza. Si è pure inventato che chi ha 41 ed è un ex atleta non possa morire, anche se sono morti atleti ben più giovani.
L'immigrato istriano ha giurato che al porto di Trieste sarebbero tutti negazionisti e tutti loro penserebbero che la pandemia sia «una truffa» perché Gerusalemme starebbe con i negazionisti di Trieste contro la fantomatica «dittatura sanitaria» che lui dice sia stata «portata dalla Cina». Insomma, un delirio.
Ma ancor più surreale è come si sia inventato che lui avrebbe contratto il Covid perché la polizia lo avrebbe innaffiato con «ettolitri d'acqua» mentre sfollava la sua occupazione violenta del molo secondo quando disposto dai decreti Salvini, ossia del leader del partito con cui Tuiach si era fatto eleggere. Ha pure avuto il coraggio di dire: «Se stai tutto bagnato ad ottobre a Tieste ti prendi il Covid».
Ed è incredibile come il conduttore non sia intervenuto mentre il camerata diceva una simile idiozia, ma gli abbia pure dato corda ribadendo che magari può essere ritenuto possibile che il Covid possa essere perso con una infreddatura.
Tuiach ha poi sostenuto che lui è «tranquillo come è stato tranquillo Berlusconi e come è stato tranquillo Trump, come sono stati molti ex atleti che hanno preso il Covid. L'importante è prendere vitamine e antinfiammatori e stare tranquilla come ogni infreddatura».

Il lungo intervento del fascista triestino è proseguita con i soliti slogan fascisti sulla fantomatica «dittatura sanitaria». Peccato che Tuiach abbia ammesso che lui può contagiare gli altri, ma non ha comunque smesso di urla che a lui non sta bene che gli altri possano essere tutelati dal rischio che lui possa contagiarli. Ne conclude che «o siamo il paese peggio al mondo o abbiamo i politici che sono traditori» perché «mi sembra impossibile che debba essere obbligato a fare un vaccino o un tampone che devo pagare per lavorare». Peccato che il vaccino sia gratuito e non obbligatorio, mentre i tamponi che servono ad evitare che Tuiach possa far ammalare gli altri e pare normale che un negazionista si paghi le conseguenze delle proprie decisioni.
Inizia così a dire che lui avrebbe la soluzione per quella pandemia che lui diceva non esistesse. Ma le sue proposte si fermano a dire che lui vuole tamponi gratuiti, nonostante solo pochi giorni fa urlava che lui non voleva i tamponi gratuiti perché lui non voleva alcun controllo.


Invitato dal conduttore a dare giudizi sulla politica estera in quanto scaricatore di porto, Tuiach inizia a dire: «Ho un amico muratore rumeno che è tornato in Romania perché là non richiedono il greenpass. Là nessuno si vaccina come in Polonia e in Ungheria. È una guerra contro l'Italia. Se tutti ce l'hanno contro l'Italia è perché è stata la culla della civiltà e la culla della cristianità».
In realtà il modello Italia è preso come esempio da molti Paesi, come basterebbe guardare al numero di morti per capire che Bolsonaro o Putin stiano causano migliaia di decessi evitabili. Riguardo al suo amico rumeno, basta guardare i dati per capire che non è stato furbo a voler andare dove non ci sono controlli e dove si registra un record di vittime:



Tuiach dichiara poi di non credere all'esistenza del virus che dice di aver contratto, perché «alla fine con le temperature di Trieste sotto gli idranti è impossibile non prendere qualcosa. E io recito il rosario e i medici mi hanno dato tutte le indicazioni, prendo il Flumucil e le vitamine. Gli altri sono sotto imposi e il Covid è curabilissimo, ma con la Tachipirina puoi finire in ospedale».

Il fascista conclude dicendo che il Porto di Triste sia «diventato la capitale della resistenza contro la dittatura sanitaria». Giura che «è stato dato l'ordine di caricare i lavoratori che non volevano lavorare e hanno portato metodi fascisti in una dittatura comunista del modello cinese. Hanno caricato gli operai che non volevano lavorare. Siamo peggio, noi dobbiamo resistere perché uno schifo del genere non ha precedenti. Hanno picchiato le donne». Peccato che la sua ricostruzione sia non corrispondente alla realtà, dato che la polizia non ha mai caricato i fascinosi. Al massimo è stato lui a cercare di aggredire chi voleva andare al lavoro. Inoltre fa ridere che a lancoare accuse di "metodi fascisti" sia un tale che inneggi al duce e a Hitler, peraltro mentre dice tutto contento che lui non voleva lavorare.
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