Giornalista viene molestata in diretta. Dallo studio le dicono: «Non te la prendere»


A Toscana TV pare si voglia promuovere la violenza sulle donne, tanto viviamo nel Paese in cui Pillon esulta scompostamente perché la Lega è riuscita ad affossare una legge contro l'omofobia e la misoginia.
La giornalista Greta Beccaglia stava intervistando alcuni tifosi quando un pervertito l'ha molestata in diretta televisiva. La giornalista l'ha doverosamente ripreso dicendogli: «Scusami, non puoi fare questo, mi dispiace». Ma è dallo studio che tal Giorgio Micheletti ha difeso il molestatore, intimado alla giornalista di dover tacere davanti alla violenza subita. «Dài, non te la prendere. Si cresce anche con certe esperienze», le ha detto.


Quelle parole hanno fanno indignare mezzo web. Myrta Merlino osserva: «Due uomini. Uno la palpeggia senza remore, l'altro le dice 'non te la prendere'. Come se tutto fosse normale e magari colpa sua che si offende. Un episodio vergognoso specchio di una società ancora misogina. Tutti gli uomini devono condannare questo schifo!».
Ma l'Italia populista è ormai un luogo in cui chi non ha mai subito discriminazioni dice che il discriminato non deve prendersela se ti tastano il sedere perché sei donna, se ti pestano perché sei gay o se ti deridono perché sei disabile. Anzi, in Parlamento festeggiano pure quando evitano aggravanti a chi commette tali crimini.
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