Il pastore Carollo dice che è colpa dei gay se nella scuola del figlio non parlano di femminicidio


Il pastore evangelico Luigi Carollo dichiara che suo figlio gli avrebbe detto che la sua scuola non ha organizzato alcuna iniziativa contro la violenza sulle donne. Ovviamente bisognerà verificare la veridicità dell'affermazione, auspicando che la preside possa sporgere denuncia per diffamazione aggravata qualora l'asserzione non corrispondesse a verità. Ma ben più surreale è come il pastore dica che sia tutta colpa dei gay.
Dice che lui vede «gender» nell'educazione al rispetto e che lui trovi «inutile» proteggere quei gay che lui sostiene siano «malari mentali». Insomma, siamo ancora una vota oltre il ridicolo mentre lo troviamo ad elargire insulti e offese gratuite:



A proposito, Carollo ha ripetutamente pregato insieme al suo senatore leghista Simone Pillon chiedendo che Dio dispensasse da ogni aggravante chiunque avesse commesso commette reati d'odio che invocando il dominio di Orban contro il ddl Zan. Perché oggi non ha impiegato la stessa enfasi a chiedere il contrasto alla violenza sulle donne? Ed esattamente, in che modo i gay "creerebbero discriminazione" in quel suo tirare in ballo a casaccio il ddl Zan?

Tra i commenti, il pastore Carollo chiede «propaganda» nelle scuole, ovviamente inveendo contro un ddl che prevedeva formazione e non certo propaganda:



E qui si vede come persino la giornata contro la violenza sulle donne diventi per loro un pretesto con cui istigare alla discriminazione attraverso la creazione di false contrapposizioni ideologiche.
2 commenti