Luigi Carollo insulta i giudici di Milano, chiedendo che i figli dei gay siano resi orfani
Il pastore evangelico Luigi Carollo è tornato a predicare la parola di Maurizio Belpietro contro i diritti dei bambini.
Ribadendo che lui ha eiaculato nella vagina della sua socia in affari e dunque merita di essere padre di quella bambina che usa come lavagnetta per scrivere messaggi contro il ddl Zan ed ottenere ospitate televisive, scrive:
Nella fattispecie, il signor Carollo contesta che dei bambini non siano resi orfani e privati dai loro diritti nei confronti dei loro genitori in virtù di come lui esiga che si impedisca ai gay di poter avere una famiglia.
Il bimbo è nato negli Stati Uniti ed è figlio di due uomini, come testimoniato da un atto di nascita che lui non vuole possa essere trascritto nonostante la Consulta abbia sancito l'illegittimità del suo pretendere che i bambini siano costretti a subire i giuste discriminazioni solo perché lui odia le loro famiglie.
E se Carollo giura di aver denunciato quanto hanno invocato un intervento dei servizi sociali dinnanzi al suo uso politico della figlia in fotografie date in pasto alle organizzazioni forzanosiste, la sua incessante istigazione alla discriminazione porta i suoi seguaci a definire "demoniaci" i genitori che stanno crescendo loro figlio mentre usano la preghiera come strumento di offesa:
E se fossimo noi a pregare per i poveri figli di carolo e per gli eventuali figli del signor Francesco? Oppure vogliamo parlare del signor Gerolamo e il suo sostenere che ci non è omofobo e non toglie diritti ai bambini sarebbe senza Dio?
Speriamo che il giudice possadecidere di querelare per diffamazione aggravata questo signore, peraltro teorico della non validità dei principi costituzionali per chi nomina il nome di Dio invano.