Milano. Gli studenti del Bottoni manifestano contro il professore ultraintegralista Martino Mora


Sono gli studenti del del Liceo Bottoni di Milano le vittime del professore ultra-integralista Martino Mora, il convinto no-vax vicino all'estrema destra di Radio Spada che parla di «omosessualismo» e di come lui veda «satanismo» in Raffaella Carrà. Nel plauso delle lobby neofasciste, si vantava di essere stato cacciato dalla preside perché si era rifiutato di fare lezione in presenza di uno studente «travestito da donna». Denunciava anche presunte «discriminazioni» nei confronti della sua omofobia.
Come prevedibile, i fatti sono ben diversi da come lui li ha raccontati. Quella, infatti, era la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e alcuni studenti maschi erano andati a scuola in gonna contro il sessismo. Tanto lo ha fatto arrabbiare portandolo a strillare come un indemoniato che lui gli ordinava di cambiarsi.
La dirigente scolastica, Giovanna Mezzatesta, avvierà contro di lui un provvedimento disciplinare per mancato assolvimento del dovere di insegnamento: «L'ho invitato a riprendere la lezione a tutti i ragazzi ma non ha voluto. Si è detto disponibile a rimanere in aula docenti, ma a quel punto gli ho chiesto di lasciare la scuola per poterlo sostituire».
Quando si è poi ripresentato in classe il giorno seguente, tutti gli studenti sono usciti dall'aula in segno di protesta. «Ci siamo rifiutati di seguire la sua lezione, per difendere le nostre idee –scrivono i ragazzi del liceo in un comunicato su Instagram– in quanto il seguente professore nella giornata contro la violenza sulle donne 25 novembre si è rifiutato di fare lezione per difendere ideali alquanto discutibili».
Mora è famoso per essere un ultracattolico fondamentalista: aveva definito Papa Francesco una «bestia bicefala» e Mario Draghi «uno che si serve dello Stato nazionale per imporre la pluto-dittatura». Sostiene anche che il vero "cristiano" debba alimentare le pandemie perché ambisce a morire.

Da copione, Mora promette querele contro chi lo critica:



Peccato che per provare orrore dinnanzi ai suoi scritti basti anche solo sfogliare il suo profilo Facebook. O forse, ci sarebbe da domandarsi quali siano i suoi rapporti con l'organizzazione di estrema destra perquisita dalla Digos e finita al centro delle inchieste sulle lobby nere.
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