Adinolfi esibisce una tetraplegica, sostenendo che Cappato la inviterebbe ad uccidersi

Tutti assemblati con la mascherina abbassata, gli adinolfiniani hanno portato sul palco della loro riunioncina annuale una tetraplegica da usare a fini di propaganda.
Adinolfi l'ha esibita sostenendo che Cappato l'avrebbe invitata a suicidarsi e le vorrebbe negare le cure. Insomma, le solite bugie che è solito vomitare, dato che nessuno vuole negare cure alla sua elettrice e nessuno si sognerebbe mai di invita a suicidarsi. Casomai, è la signora a pretendere che ad altri malati, magari un po' più gravi di lei, sia negato il diritto di scelta.
Ed è così che scrive:
Inizia poi a ringraziare per i loro interventi quella Sara Reho che vuole negare il diritto all'esistenza delle persone trans, quel Mirko De Carli che si offre di pagate gli avvocati a chi discrimina i gay o quella Lucianella Presta che vedeva satana nel bacio tra due uomini. Insomma, sempre la solita cricca, sempre la solita omofobia e sempre un De Carli che cerca una bottiglia di alcolici da pubblicare sui social:

Sta sempre a dire che due uomini che si baciano corromperebbero i bambini e poi si mostra sempre davanti a loto mentre tracanna vino o superalcolici. E chissà se sa che l'alcool uccide più dell'eutanasia...
A quel punto, stando alle immagini da loro pubblicate, hanno ripreso a scattarsi selfie senza mascherina e senza distanziamento sociale, abbracciandosi come se la pandemia non esistesse:


Lo sanno che c'è gente che sta morendo in terapia intensiva e che quel loro atteggiamento menefreghista ed irresponsabile rischia solo di uccidere altre persone?
Tornando alla tetraplegica adinolfiniana che si inventa che qualcuno vorrebbe ucciderla, c'è da rimanere basiti davanti al suo populismo. Ci vuole infatti molto coraggio a parlare di un tema delicato che riguarda i malati terminali dicendo che l'eutanasia riguarderebbe persone che possono chiedere aiuto medico, magari auspicando che si ascolti il parere medico più di quanto loro non ascoltino gli epidemiologi nel loro fregarsene delle norme sanitarie:

Ma davvero possono pensare che il suicidio assistito potrebbe riguardare chi è semplicemente tetraplegico? La signora finisca attaccata ad una macchina o sotto effetto della morfina e poi ci dica se resterà invariata la sua idea sulla necessità di vietare il diritto di scelta ai veri malati perché lei esige li si obblighi a fare quello che dice Adinolfi.