Adinolfi vuole che le squadre di Serie A si inginocchino per Davide Giri


Mario Adinolfi pare infastidito da chi sostiene che la vita di un gay valga quanto quella di un maschio eterosessuale quasi quanto pare infastidito da chi sostiene che la vita di un nero possa essere equiparata a quella di un bianco. Ed è così che ha lanciato un appello alle squadre di Serie A perché si inginocchino per Davide Giri, paragonano due omicidi che nulla c'entrano l'uno con l'altro: quello del ricercatore italiano della Columbia University e quello di un George Floyd che è stato ucciso dal razzismo sistemico della polizia americana.

Dicendo che chi non è razzista dovrebbe fare quello che ordina lui, manco ritenesse che tutte le donne debbano sottomettersi a lui come dice di aver preteso facessero le sue molteplici mogli, scrive:

In onore di Davide Giri e della sua vita spezzata dal razzismo mi aspetto di vedere inginocchiate venerdì le squadre di serie A, magari precedute da Laura Boldrini e Myrta Merlino che lo fecero per George Floyd. Mi auguro che sentano il bisogno di compiere un gesto analogo per i giovani italiani colpiti dal razzismo violento che va invece estirpato dal pianeta e non in unico senso, viziato da considerazioni politiche.

Insomma, Adinolfi continua a guardare all'elettorato fascista, affiancando teorie da suprematista bianco alla sua ostentata omofobia. Evidentemente non vede differenza tra un omicidio commesso da una gang criminale e un omicidio compiuto dalla polizia.
Non va meglio con il resto della polemica, dato che mai nessuna squadra di Serie A si è inginocchiata per omaggiare George Floyd. Al massimo erano i bambini a diversi inginocchiate davanti a quel suo don Inzoli che stuprava minorenni prima di andare ad applaudirlo ai suoi comizi. Ma evidentemente Adinolfi non ha remore a mistificare i fatti pur di istigare alla discriminazione.
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